x - Dipartimento di Fisica - Università di Pisa
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Elementi <strong>di</strong> fisica<br />
4. I principi della <strong>di</strong>namica<br />
4.1 Il principio d’inerzia<br />
Perché un corpo si muove in un certo modo? La risposta a questa<br />
domanda è l’argomento della <strong>di</strong>namica. Nel capitolo precedente sono stati<br />
forniti gli strumenti necessari per descrivere il moto <strong>di</strong> un corpo; ora affronteremo<br />
il problema <strong>di</strong> determinare quali siano le cause del moto e <strong>di</strong> definire<br />
le leggi con cui queste agiscono.<br />
A fondamento <strong>di</strong> tutto il quadro teorico della fisica classica sta il cosiddetto<br />
principio d’inerzia, che è il primo dei tre assiomi formulati da<br />
Newton nel 1687 nella sua opera fondamentale PHYLOSOPHIÆ NATURALIS<br />
PRINCIPIA MATHEMATICA:<br />
Ciascun corpo persevera nel proprio stato <strong>di</strong> quiete o <strong>di</strong> moto rettilineo uniforme,<br />
eccetto che sia costretto a mutare quello stato da forze impresse.<br />
Lo stato naturale <strong>di</strong> moto <strong>di</strong> un corpo isolato, che non interagisce<br />
cioè con altri corpi, è quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> muoversi <strong>di</strong> moto rettilineo uniforme (la<br />
quiete è un caso particolare, in cui la velocità è nulla). Per cambiare tale<br />
moto occorre che intervenga qualcosa dall’esterno, qualcosa proveniente<br />
dall’interazione con qualche altro corpo. In effetti, nell’esperienza quoti<strong>di</strong>ana<br />
noi osserviamo che un corpo, che non subisca spinte esterne, in moto<br />
su un piano dopo un tempo più o meno lungo si ferma; ma ciò non contrad<strong>di</strong>ce<br />
l’affermazione fatta: il rallentamento infatti è dovuto all’interazione<br />
tra tale corpo e l’ambiente, per esempio all’attrito radente tra il corpo ed il<br />
piano su cuisi muove o a quello viscoso contro l’aria. Facendo sì che tali interazioni<br />
con l’esterno <strong>di</strong>minuiscano (per esempio togliendo l’aria), vedremo<br />
il corpo conservare più a lungo il suo stato <strong>di</strong> moto. Potremo dedurne che,<br />
se fossimo in grado <strong>di</strong> isolarlo completamente dall’ambiente esterno, il movimento<br />
continuerebbe in perpetuo.<br />
Il caso <strong>di</strong> un corpo non interagente con altri corpi è puramente teorico;<br />
ma serve a stabilire la base teorica per i nostri ragionamenti. Noi cercheremo<br />
ora nella <strong>di</strong>namica <strong>di</strong> stabilire le leggi che governano le interazioni<br />
<strong>di</strong> un corpo con l’ambiente in cui si muove, mettendo a fuoco i principi generali<br />
ed in particolare i cosiddetti principi <strong>di</strong> conservazione.<br />
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