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x - Dipartimento di Fisica - Università di Pisa

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7.3 L’energia potenziale<br />

58<br />

Nicolò Beverini<br />

Abbiamo appena visto nel paragrafo precedente che, su un corpo in<br />

movimento dal punto A al punto B in un campo <strong>di</strong> forze conservativo, il lavoro<br />

fatto dalle forze del campo non <strong>di</strong>pende dal cammino percorso. Secondo<br />

il teorema dell’energia cinetica, il lavoro complessivo eseguito dalle forze<br />

agenti su un corpo è uguale alla variazione della sua energia cinetica. Ne<br />

segue che per un corpo in moto in un campo conservativo la variazione <strong>di</strong> energia<br />

cinetica <strong>di</strong>pende solo da quali siano il punto <strong>di</strong> partenza e il punto<br />

d’arrivo e non da quale sia il particolare cammino percorso. In<strong>di</strong>cando con<br />

A B<br />

e il valore dell’energia cinetica nel punto <strong>di</strong> partenza A e in quello<br />

E cin<br />

E cin<br />

d’arrivo B, si ha perciò:<br />

[7.1]<br />

B A 1<br />

LA !B = Ecin " Ecin = 2 mv 2 1<br />

B " 2 mv 2<br />

A<br />

Un corpo che si muove da A a B sotto l’azione delle forze del campo<br />

acquisisce quin<strong>di</strong>, qualunque sia la traiettoria dello spostamento, la stessa<br />

quantità <strong>di</strong> energia cinetica. Ad esempio, un corpo soggetto alla sola forza<br />

peso che scende a terra partendo da un’altezza h, al momento che giunge al<br />

suolo ha incrementato la sua energia cinetica <strong>di</strong> una quantità m g h, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

da quale sia stata la strada percorsa nella <strong>di</strong>scesa.<br />

Torna naturale allora associare ad ogni punto dello spazio una funzione<br />

U, detta energia potenziale, definita in modo tale che la sua variazione<br />

%U = U(B) – U(A) in uno spostamento dal punto A al punto B sia pari al lavoro,<br />

cambiato <strong>di</strong> segno, fatto dalle forze del campo per portare il corpo da A a<br />

B. Si definisce perciò come <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> energia potenziale tra due punti<br />

A e B la grandezza:<br />

[7.2]<br />

!U =U ( B ) "U ( A)<br />

= "LA #B .<br />

Partendo da questa definizione, in base al teorema dell’energia cinetica, si<br />

ricava:<br />

[7.3]<br />

!U =U ( B ) "U ( A)<br />

= "LA #B = " Ecin B A<br />

( " Ecin ) = "!Ecin, La relazione [7.3] evidenzia che, per un corpo che si muove soggetto a forze<br />

conservative, ad una variazione <strong>di</strong> energia potenziale corrisponde una variazione<br />

uguale e contraria dell’energia cinetica.<br />

La relazione [7.2] non definisce il valore dell’energia potenziale in un<br />

punto, bensì la <strong>di</strong>fferenza dell’energia potenziale tra due punti. Il valore<br />

dell’energia potenziale in un punto P deve sempre essere definito rispetto<br />

ad un riferimento, che viene assunto come zero dell’energia potenziale. La<br />

scelta <strong>di</strong> tale punto <strong>di</strong> riferimento è <strong>di</strong> principio completamente arbitraria;<br />

in effetti ciò che ha significato fisico è solo la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> energia potenziale<br />

tra due punti. Di norma per ragioni <strong>di</strong> praticità è però opportuno scegliere<br />

come riferimento un punto (se esiste) in cui la forza sia nulla.<br />

Detto dunque O tale punto <strong>di</strong> riferimento, si ha la definizione:<br />

SI DICE ENERGIA POTENZIALE DI UN CORPO IN UN PUNTO A DI UN CAMPO DI<br />

FORZE CONSERVATIVO IL LAVORO CAMBIATO DI SEGNO FATTO DALLE FORZE<br />

DEL CAMPO PER PORTARE IL CORPO DA O AD A.

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