x - Dipartimento di Fisica - Università di Pisa
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Elementi <strong>di</strong> fisica<br />
le gravitazionale mgh e energia potenziale elastica nulla (la fune non esercita<br />
forza finché non viene allungata). Esso inizia a scendere per effetto della forza<br />
peso, convertendo l’energia potenziale gravitazionale in energia cinetica.<br />
Dopo che il corpo è sceso <strong>di</strong> una lunghezza pari ad l0, la fune inizia a tendersi<br />
e quin<strong>di</strong> l’energia potenziale elastica comincia a crescere. Il punto più basso<br />
raggiunto dal corpo è caratterizzato dal fatto che in tale punto la sua velocità<br />
(e quin<strong>di</strong> l’energia cinetica) si annulla. In base alla [7.3], man mano che il<br />
corpo scende è sempre verificata la relazione:<br />
[7.7]<br />
!U grav + !U elast = "!E cin<br />
Nel nostro problema l’energia cinetica è nulla sia all’istante iniziale, sia nel<br />
punto più basso raggiunto. La variazione <strong>di</strong> energia potenziale totale tra<br />
punto iniziale e punto più basso deve perciò essere nulla, ovvero<br />
!U grav + !U elast = 0. Se hf è il valore (incognito) dell’altezza nel punto più basso,<br />
il corrispondente valore dell’allungamento della fune è h – hf – l0 . Si ha<br />
( ) e<br />
quin<strong>di</strong> !Ugrav = mg h " h f<br />
mina risolvendo l’equazione:<br />
( ) 2<br />
( ) ! 1<br />
2 k h ! h ( f ! l ) 2<br />
!U elast = " 1<br />
2 k h " h f " l<br />
mg h ! h f<br />
. Il valore <strong>di</strong> hf si deter-<br />
= 0.<br />
7.6 Il bilancio energetico in presenza <strong>di</strong> forze <strong>di</strong>ssipative.<br />
Il principio <strong>di</strong> conservazione dell’energia meccanica non è più valido,<br />
se sono presenti forze <strong>di</strong>ssipative. Ciò non toglie che continui a valere il<br />
teorema dell’energia cinetica. Quando a determinare il moto <strong>di</strong> un corpo<br />
siano presenti sia forze conservative sia forze <strong>di</strong>ssipative, si può<br />
nell’equazione [6.19] separare il contributo delle forze conservative e delle<br />
forze <strong>di</strong>ssipative al lavoro totale. Detto Lcons il lavoro eseguito dalle forze<br />
conservative e L<strong>di</strong>ss il lavoro eseguito dalle forze <strong>di</strong>ssipative, potremo scrivere:<br />
[7.8]<br />
L = Lcons + L<strong>di</strong>ss = 1<br />
2 mv 2 1<br />
B ! 2 mv 2 (B ) (A )<br />
A = Ecin ! Ecin ,<br />
che, in base alla definizione data in precedenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenza d’energia potenziale<br />
come il lavoro cambiato <strong>di</strong> segno fatto dalle forze conservative, <strong>di</strong>viene:<br />
ovvero:<br />
dove<br />
[7.9]<br />
[7.10]<br />
(A )<br />
Etot e<br />
(B ) (A )<br />
!"U + L<strong>di</strong>ss = ! ( U (B) !U (A) ) + L<strong>di</strong>ss = Ecin ! Ecin<br />
(B )<br />
L<strong>di</strong>ss = [ Ecin +U (B) ] ! Ecin (A ) [ !U (A) ] = Etot (B ) (A )<br />
! Etot<br />
(B )<br />
Etot rappresentano, rispettivamente, l’energia meccanica totale<br />
in A e in B.<br />
La [7.10] <strong>di</strong>ce dunque che in uno spostamento la variazione<br />
dell’energia meccanica <strong>di</strong> un corpo, intesa come somma della sua energia<br />
potenziale e della sua energia cinetica, è pari al lavoro effettuato dalle forze<br />
non conservative. Di norma, tenendo conto che una forza <strong>di</strong>ssipativa agisce<br />
(B ) (A )<br />
in senso contrario al moto e che quin<strong>di</strong> L<strong>di</strong>ss è negativo, si ha<br />
< Etot .<br />
E tot<br />
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