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ESERCIZI DI AVVIAMENTO - Sezione di Matematica

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al vettore nullo. Si ha infatti che π 2 0 + 0w 1 + 0w 2 = 0 (π 2 è ovviamente<br />

un numero non nullo scritto a caso; con l’occasione, ricor<strong>di</strong>amo che esso<br />

vale circa 9.87, e non 180 al quadrato!), eppure i due vettori in<strong>di</strong>pendenti<br />

non sono certo proporzionali, per quanto visto sopra nel caso <strong>di</strong> due vettori.<br />

Come altro esempio, un po’ meno banale, si scelgano due vettori della<br />

base canonica, siano essi e i , e j (cioè i vettori con tutti zeri a parte un 1 nel<br />

posto i, o nel posto j), e si aggiunga anche il loro vettore somma e i + e j<br />

(notiamo che i tre vettori sono linearmente <strong>di</strong>pendenti perché, ovviamente,<br />

1 · e i + 1 · e j − 1 · (e i + e j ) = 0). Come ultimo esempio, si considerino i vettori<br />

(1, 2, 3, 5), (0, −1, 1, 3), (2, 3, 7, 13) (mostrare che sono lin. <strong>di</strong>p. , ecc.).<br />

BB2. Risolvere un sistema <strong>di</strong> 3 equazioni in 3 incognite per <strong>di</strong>mostrare che<br />

(1, 1, 0), (−2, 0, 1), (3, 5, 1) non generano v = (2, 1, 0) e dunque non sono una<br />

base dello spazio vettoriale R 3 . Utilizzare poi questo primo esercizio per<br />

esibire una base <strong>di</strong> R 3 .<br />

Soluzione. Imponendo che per certi α, β, γ reali si abbia α(1, 1, 0) +<br />

β(−2, 0, 1) + γ(3, 5, 1) = (2, 1, 0), otteniamo il sistema<br />

(α − 2β + 3γ, α + 5γ, β + γ) = (2, 1, 0) ,<br />

che scriviamo in forma verticale come<br />

⎧<br />

⎪⎨ α − 2β + 3γ = 2<br />

α + 5γ = 1<br />

⎪⎩<br />

β + γ = 0<br />

.<br />

Nel tentativo <strong>di</strong> risolverlo, si ha che β = −γ, poi che α = 1 − 5γ, e infine che<br />

(1−5γ)−2(−γ)+3γ = 2, che è assurdo (γ si elimina e resta la contrad<strong>di</strong>zione<br />

“1=2”). Poiché, allora, i tre vettori dati non sono generatori <strong>di</strong> tutto R 3 , essi<br />

non sono una base.<br />

Per quanto visto, v non è combinazione lineare dei tre vettori iniziali, e a<br />

fortiori non lo è dei primi due, che sono però lin. in<strong>di</strong>p. (non proporzionali).<br />

Ne segue (...) che i primi due vettori insieme a v sono lin. in<strong>di</strong>p. . Dunque<br />

il primo vettore, il secondo e infine v formano una base perché forniscono il<br />

numero massimo <strong>di</strong> vettori lin. in<strong>di</strong>p. in R 3 .<br />

BB3. Risolvere un sistema <strong>di</strong> 1 equazione in 1 incognita per <strong>di</strong>mostrare<br />

che il vettore 73 genera il vettore 43 nello spazio vettoriale R 1 (cioè R).<br />

Generalizzare la <strong>di</strong>mostrazione ad un sistema parametrico, sempre 1 × 1, per<br />

provare che {73} è una base <strong>di</strong> R.<br />

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