ESERCIZI DI AVVIAMENTO - Sezione di Matematica
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Soluzione. Trattandosi <strong>di</strong> un sistema omogeneo siamo certi che esso<br />
ammette almeno una soluzione. Poiché<br />
1 −2<br />
∣ 3 −6 ∣ = 0,<br />
il rango della matrice incompleta vale meno <strong>di</strong> 2 e precisamente 1 (infatti<br />
nella matrice è presente almeno un numero <strong>di</strong>verso da 0). Avremo allora<br />
∞ 2−1 soluzioni (quin<strong>di</strong> oltre a 0 abbiamo autosoluzioni). Eliminando ad es. la<br />
seconda riga e scrivendo la x in funzione della y otteniamo le soluzioni (2y, y)<br />
per ogni y reale. Potremmo anche esplicitare la y ottenendo le soluzioni<br />
(x, x/2) con x ∈ R, che sono a ben vedere (e come è giusto che sia) le stesse<br />
<strong>di</strong> prima.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista geometrico si tratta <strong>di</strong> due rette passanti per l’origine<br />
ma coincidenti. Ecco perché otteniamo una risposta parametrica: essa non è<br />
altro che la medesima retta (stiamo cioè intersecando due insiemi coincidenti,<br />
ottenendo X ∩ X = X).<br />
Se ora sostituiamo 3 a ciascuno zero, otteniamo due rette parallele. Infatti<br />
il rango della matrice completa sale a 2, causando l’assenza <strong>di</strong> soluzioni. Stu<strong>di</strong>ando<br />
le rispettive equazioni ridotte ci accorgiamo che i coefficienti angolari<br />
sono uguali, ma le due quote no.<br />
C2. Risolvere il seguente sistema, interpretando poi le equazioni come entità<br />
geometriche nello spazio euclideo. La totalità delle soluzioni costituisce un<br />
sottospazio <strong>di</strong> R 3 ? Ripetere infine l’esercizio sostituendo 0 ai numeri 5 e 1:<br />
{<br />
x − 2y − z = 5<br />
−2x + 4y + 3z = 1 .<br />
Soluzione. La prima equazione implica che x = 2y + z + 5. Ora, usando<br />
la seconda, si ha che −2(2y + z + 5) + 4y + 3z = 1 e dunque z = 11. Allora<br />
x = 2y+16, e perciò la soluzione finale è parametrica: (2y+16, y, 11) ∀ y ∈ R.<br />
(Alla luce del teorema <strong>di</strong> Rouché-Capelli <strong>di</strong>remmo che il rango della matrice<br />
incompleta e <strong>di</strong> quella completa vale 2, da cui segue che le soluzioni sono<br />
∞ 1 ; potevamo dunque usare fin dall’inizio la regola <strong>di</strong> Cramer generale, con<br />
un parametro.) Abbiamo intersecato due piani nello spazio, trovando una<br />
retta. Dunque tali piani non sono paralleli. Le soluzioni, cioè tutti i punti<br />
<strong>di</strong> tale retta, non formano un sottospazio perché non comprendono lo zero,<br />
cioè l’origine (0,0,0). D’altra parte ciò poteva dedursi dall’inizio, poiché il<br />
sistema non è omogeneo.<br />
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