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ESERCIZI DI AVVIAMENTO - Sezione di Matematica

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<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate dai vettori (1/2, √ 3/2), (− √ 3/2, 1/2) ai vettori “canonici” i, j .<br />

Abbiamo:<br />

( ) (<br />

x<br />

1<br />

− √ ) ( ) {<br />

3<br />

= √2 2 X x =<br />

1<br />

y<br />

3<br />

⇔<br />

X − √ 3<br />

Y<br />

2 2<br />

1 Y<br />

y = √ 3<br />

X + 1Y<br />

2 2<br />

2 2<br />

Sostituendo tali relazioni nella vecchia equazione, otteniamo:<br />

( √ ) 2 (√<br />

1 3 3<br />

2 X − 2 Y +<br />

2 X + 1 ) 2 ( √ ) (√<br />

1 3<br />

3<br />

2 Y −16<br />

2 X − 2 Y −10<br />

2 X + 1 )<br />

2 Y +73 = 0<br />

La sistemazione <strong>di</strong> questa lunga equazione è certamente un’ottima palestra<br />

dal punto <strong>di</strong> vista dei calcoli. Noi però passiamo al secondo modo, più <strong>di</strong>retto,<br />

ma non senza qualche calcolo. È sufficiente conoscere le nuove coor<strong>di</strong>nate del<br />

centro; infatti da ciò seguirebbe la costruzione della nuova equazione, similmente<br />

a quanto fatto all’inizio. Tuttavia, la matrice a nostra <strong>di</strong>sposizione<br />

non è adatta al cambio <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate che desideriamo. Infatti vogliamo una<br />

legge che trasformi le coor<strong>di</strong>nate (x, y) nelle nuove coor<strong>di</strong>nate (X, Y ), non il<br />

contrario. Possiamo ora ragionare in due mo<strong>di</strong>, anzi in tre: o costruiamo una<br />

nuova matrice, ponendo in colonna le coor<strong>di</strong>nate dei vettori canonici rispetto<br />

ai nuovi vettori (qui dovremmo risolvere un sistema), oppure utilizziamo<br />

un’importante proprietà: la matrice che cerchiamo è l’inversa <strong>di</strong> quella che<br />

abbiamo calcolato prima (in effetti, poi, tale inversa coinciderà ad<strong>di</strong>rittura<br />

con la trasposta, molto più facile da ottenere; ciò accade perché i due vettori<br />

sono sia ortogonali che <strong>di</strong> lunghezza 1 – cioè versori. Se i versori non<br />

fossero ortogonali, o se non fossero versori, resterebbe comunque valido l’uso<br />

dell’inversa); o infine, molto più semplicemente, risolviamo un sistema “ad<br />

hoc” per trovare le nuove coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> A, senza passare per la matrice del<br />

cambiamento <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate (se occorre soltanto un paio <strong>di</strong> lacci non conviene<br />

comprare un paio <strong>di</strong> scarpe aventi quei lacci – anche se, in effetti, le nuove<br />

scarpe potrebbero risultare utili in altre occasioni...):<br />

( √ ) ( √<br />

1 3<br />

3<br />

(8, 5) = α<br />

2 , + β −<br />

2<br />

2 , 1 )<br />

,<br />

2<br />

dunque α − β √ 3 = 16 e α √ 3 + β = 10, da cui segue che α = 4 + 5 √ 3/2,<br />

β = 5/2 − 4 √ 3. L’equazione richiesta è dunque (X − α) 2 + (Y − β) 2 = 16,<br />

ecc. .<br />

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