ESERCIZI DI AVVIAMENTO - Sezione di Matematica
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matrice completa <strong>di</strong>venta 2 (quest’ultimo fatto si può <strong>di</strong>mostrare calcolando<br />
i 4 determinanti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne 3 – non applicando ancora il teorema degli orlati<br />
o la riduzione a scala – oppure notando che le tre righe sono vettori <strong>di</strong> R 4<br />
lin. <strong>di</strong>p. poiché ad es. r 1 − 2r 2 + (5/3)r 3 = 0). Dunque per il teorema <strong>di</strong><br />
Rouché-Capelli esistono ∞ 1 soluzioni in questo caso, e il sistema ora descrive<br />
tre piani che si intersecano in una retta (piani <strong>di</strong> un fascio proprio, dunque)<br />
anziché tre piani che si intersecano in un punto. Al variare <strong>di</strong> k il terzo piano<br />
viene traslato finché, per k = 21/5, esso si posiziona in modo da includere in<br />
sé la retta nata dall’intersezione degli atri due piani fissi.<br />
C7. Utilizzare il metodo <strong>di</strong> Cramer, e successivamente quello <strong>di</strong> Gauss, per<br />
risolvere il seguente sistema. Descrivere lo spazio delle soluzioni, verificando<br />
in particolare se si tratta <strong>di</strong> un sottospazio.<br />
{<br />
a + 2b + 3c − 4d − 5e − 6f = 0<br />
.<br />
a + 2b − 3c − 4d − 5e − 6f = 0<br />
Soluzione. La matrice completa <strong>di</strong> tale sistema è<br />
(<br />
1 2 3 −4 −5 −6 ‖<br />
)<br />
0<br />
1 2 −3 −4 −5 −6 ‖ 0<br />
.<br />
Un suo minore 2 × 2 con determinante non nullo dovrà necessariamente contenere<br />
la terza colonna. Anzi, scegliendo la terza colonna e un’altra colonna<br />
qualsiasi della matrice incompleta, otteniamo un determinante non nullo.<br />
Possiamo perciò, ad es. , scegliere la prima e terza colonna e “parametrizzare”<br />
le quattro variabili non coinvolte, cioè b, d, e, f. Otteniamo dunque il<br />
nuovo sistema (ora parametrico):<br />
{<br />
a + 3c = −2b + 4d + 5e + 6f<br />
a − 3c = −2b + 4d + 5e + 6f<br />
.<br />
Risolvendolo con l’usuale metodo <strong>di</strong> Cramer (ci sarebbero certamente meto<strong>di</strong><br />
più efficaci, come quello della riduzione a scala, ma anche il metodo <strong>di</strong><br />
Cramer... ha il suo fascino) otteniamo le sestuple<br />
(−2b + 4d + 5e + 6f, b, 0, d, e, f) : b, d, e, f ∈ R<br />
che costituiscono in effetti un sottospazio (ce lo dovevamo aspettare, visto<br />
che il sistema era omogeneo). I generatori <strong>di</strong> tale sottospazio sono, ad es. ,<br />
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