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UN TRENO DI LIBRI<br />

Invito alla lettura di Alberto Brandani<br />

[Presidente giuria letteraria Premio Internazionale Elba-Brignetti]<br />

In viaggio con il Prof<br />

QUANDO TORNERÒ<br />

LA “SOSTENIBILITÀ” DEGLI AFFETTI<br />

E L’EPOPEA DELLE BADANTI DALLA ROMANIA ALL’ITALIA<br />

Una nuova prova d’autore<br />

per Marco Balzano, anche<br />

se il titolo di questo libro si<br />

lega simbolicamente all’ultimo grande<br />

successo, Resto qui. D’altronde,<br />

l’attenzione alle tradizioni si coglie<br />

anche nei due bellissimi versi del sottotitolo:<br />

«Passa sotto la nostra casa,<br />

qualche volta / volgi un pensiero al<br />

tempo ch’eravamo ancora tutti» (cfr.<br />

Mario Luzi, Il duro filamento).<br />

Balzano inizia questa sua opera con<br />

lo spirito di un archivista: ha visitato in<br />

Romania comunità e istituti di orfani<br />

bianchi, quei figli non più tali, affidati<br />

ai nonni e spesso alla strada e alla solitudine<br />

dell’alcolismo. E dà forma allo<br />

svolgersi della storia.<br />

Daniela parte dalla Romania per Milano,<br />

lasciando soli il figlio Manuel, la<br />

sorella Angelica e il marito. A nessuno<br />

di loro dice nulla, di lei resta solo un<br />

biglietto lapidario: «Ho trovato lavoro<br />

in Italia, devo andare, altrimenti non<br />

potrete più studiare e nemmeno mangiare<br />

come si deve».<br />

Emerge potente il mondo di sofferenze<br />

e privazioni di una madre, non lenite<br />

dai moderni strumenti tecnologici;<br />

l’ossessione del risparmio, per procurare<br />

alla propria famiglia una lavatrice<br />

nuova, un tetto solido sopra la testa,<br />

un liceo internazionale per Manuel; le<br />

telefonate e le videochiamate sono<br />

sempre più compulsive, in un crescendo<br />

di fredda ostilità che i due figli<br />

provano per Daniela. Mentre il padre<br />

si ubriaca sistematicamente e, dopo<br />

aver annunciato trionfalmente che<br />

avrebbe accomodato la mansarda,<br />

prima crolla nell’ozio e poi improvvisamente<br />

decide di fare il camionista<br />

in Siberia. Per sempre.<br />

Nonostante l’anaffettività, i figli pensano:<br />

«Almeno lui ci ha avvertito». Sullo<br />

sfondo, sempre solide e serene le figure<br />

dei nonni.<br />

La vita e gli anni scorrono così: Manuel<br />

è solo e depresso, beve e beve<br />

(e forse anche di più) e purtroppo scopre<br />

l’ebrezza della velocità in sella al<br />

motorino di un compagno. In una notte<br />

senza luce ha un terribile incidente<br />

che lo getta in un coma profondo.<br />

Daniela, a quel punto, lascia Milano<br />

e comincia a passare notte e giorno<br />

ininterrottamente nella stanza d’ospedale<br />

del figlio, infrangendo regole<br />

e divieti. Riuscirà a risvegliarlo e a risvegliare<br />

il suo grande amore per lei?<br />

Il tema centrale di tutto il libro è la<br />

“sostenibilità” dei propri affetti. Tutti i<br />

protagonisti vorrebbero sostenerne<br />

il più grande numero, ma la vita agra<br />

del villaggio non lo permette.<br />

Per Manuel, affetto significa essere<br />

accudito da nonna Rosa, che sferruzza<br />

eterni maglioni, e da nonno Michai,<br />

che lo porta a pescare le trote. «Magari<br />

si può fare», è la sua frase magica,<br />

diventata il perno del mondo di<br />

Manuel, fatto della sua terra e della<br />

natura, un microcosmo dentro il quale<br />

vorrebbe soffocare di affetto sua madre.<br />

Diversa la visione di Angelica, la figlia<br />

più grande. Nel piccolo villaggio<br />

ormai le manca l’aria, ha bisogno<br />

di Radu, il fidanzato, del suo lavoro a<br />

Berlino, del matrimonio subito, senza<br />

più curarsi delle miserie giornaliere. Le<br />

scene del matrimonio sembrano tratte<br />

dal cinema muto sovietico in bianco e<br />

nero.<br />

Daniela resta inchiodata dall’amore<br />

per i figli e dal mal d’Italia dovuto a un<br />

lavoro che la obbliga alla “sostenibilità”<br />

di tanti, forse troppi affetti, materiali<br />

e immateriali.<br />

E così Balzano, che ha iniziato questa<br />

sua opera con lo spirito scrupoloso e<br />

quasi notarile di un archivista, la conclude<br />

invece come amanuense di<br />

esistenze, sentimenti e dilemmi universali.<br />

Einaudi, pp. 208 € 18,50<br />

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