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TRAVEL<br />
© cosca/AdobeStock<br />
che congiunge i comuni di Vaccarizza<br />
e Tornello. Seguendo il grande<br />
fiume, lungo la ciclopista del Po e la<br />
Via Francigena, si arriva a Piacenza,<br />
tra paesaggi dimenticati e luoghi<br />
ricchi di curiosità e aneddoti legati<br />
ai popoli che da millenni ne abitano<br />
le rive. Il Po scorre sotto i ponti<br />
piacentini, si insinua nelle lanche<br />
dell’Isola de Pinedo e si allunga verso<br />
Isola Serafini dove, dalle grandi<br />
spiagge bianche che il fiume crea e<br />
disfa continuamente, si assiste allo<br />
spettacolo dell’Adda alla fine del<br />
suo viaggio. Il sito visitporiver.net<br />
raccoglie tutte le informazioni sulle<br />
ciclovie e i consigli di viaggio per<br />
esplorare al meglio il più importante<br />
corso d’acqua italiano. Che nasce<br />
torrente dal Monviso, poi cresce e<br />
si gonfia con i primi affluenti fino al<br />
suo ingresso trionfale a Torino: qui è<br />
d’obbligo una visita al Castello e al<br />
Parco del Valentino che si specchiano<br />
nelle sue acque calme.<br />
IN SELLA LUNGO L’ADIGE<br />
Un’altra ciclabile ben descritta nel<br />
travel book di Trenitalia è quella<br />
dell’Oltradige, 20 chilometri da Bolzano<br />
a Caldaro, realizzata recuperando<br />
il tracciato di un’ex ferrovia di<br />
fine ‘800. Il primo tratto fino a Castel<br />
Firmiano segue e incrocia il corso<br />
dei fiumi Isarco e Adige, passando<br />
attraverso vigneti e gallerie, dopodi-<br />
Dora Baltea (AO)<br />
ché le possibilità sono due: seguire<br />
il percorso verso il Lago di Caldaro,<br />
il bacino d’acqua naturale più grande,<br />
basso e caldo delle Alpi, dove<br />
ci si immerge già da maggio, o passeggiare<br />
fino in paese. I più allenati<br />
possono pedalare da Trento a Bolzano<br />
per 60 chilometri lungo l’Adige,<br />
mentre per chi vuole semplicemente<br />
godersi l’aria di primavera, in sella<br />
o a piedi, c’è il Tru do l’Ega, sentiero<br />
lungo l’acqua. Si parte dal paese<br />
di Badia (BZ) seguendo il torrente<br />
Gadera, su strada sterrata fino a La<br />
Villa e ritorno. Solo dieci chilometri<br />
con poco dislivello, adatti anche alle<br />
famiglie con bambini, con una divertente<br />
sosta al Parco dei cervi di<br />
Sompunt. Chi vuole può proseguire,<br />
sempre lungo il Gadera, fino a Corvara<br />
o, verso est, per San Cassiano.<br />
SULLE RIVE DEL SILE<br />
In Veneto, il tracciato della ferrovia<br />
dismessa che collegava Treviso a<br />
Mantova porta a scoprire verdi campagne<br />
ricche di gioielli architettonici<br />
tra cui Villa Badoer, Villa Cornaro e<br />
Villa Pisani. Gli ultimi chilometri del<br />
tratto padovano della Treviso-Ostiglia<br />
passano per Piazzola sul Brenta,<br />
dove non può mancare una tappa<br />
alla barocca Villa Contarini. La ci-<br />
Parco del Valentino, Torino<br />
© lorenzobovi/AdobeStock<br />
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