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LF_Aprile_2021_WEB5

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Utilizzi solo tessuti biologici, naturali<br />

e ad alta tracciabilità. Quali sono i<br />

tuoi preferiti?<br />

Il mio primo amore è il cotone organico<br />

che, a differenza di quello non<br />

organico, cresce in un terreno non<br />

trattato con prodotti chimici: una metodologia<br />

che giova sia all’ambiente<br />

sia a chi è impiegato in queste piantagioni<br />

perché non viene esposto ai<br />

pesticidi. Essere sostenibili significa<br />

anche rispettare la filiera produttiva e<br />

chi ci lavora. Uso questo tessuto per<br />

la maggior parte dei prodotti: abiti,<br />

camicie e pantaloni. Poi il lino o il ramiè<br />

per i capi estivi, mentre per quelli<br />

invernali scelgo la lana da economia<br />

circolare e quindi riciclata.<br />

Sulle fibre tessili stiamo facendo un<br />

grande lavoro di ricerca: siamo stati<br />

tra i primi a usare il pinatex, ricavato<br />

dalle foglie di ananas. Con questo<br />

tessuto, al Met Gala del 2017, abbiamo<br />

vestito Livia Firth, fondatrice di Eco<br />

Age, il primo negozio sostenibile ed<br />

etico a Londra.<br />

Quanto è difficile reperire questi materiali?<br />

Anni fa avrei risposto molto, oggi invece<br />

è più facile. La sostenibilità è diventata<br />

importante per tutti, non solo<br />

per chi ne parlava dieci anni fa. L’Italia,<br />

come sempre, è leader in questo ambito<br />

di ricerca e le aziende produttrici<br />

sono le prime a proporre questi tessuti.<br />

I tuoi capi sono anche a chilometro<br />

zero, visto che vengono prodotti in<br />

due fabbriche a Milano e a Biella.<br />

Ho scelto due aziende con una filiera<br />

interna certificata, dove c’è il giusto<br />

rispetto per i lavoratori. Ma anche vicine,<br />

per evitare l'impatto energetico<br />

del trasporto e della distribuzione.<br />

Mi stupisco ancora di come in Italia si<br />

continuino a preferire gli spostamenti<br />

su strada, quando con la rete ferroviaria<br />

si potrebbero ridurre notevolmente<br />

le emissioni di CO 2<br />

.<br />

La tua collezione primavera-estate si<br />

intitola Mother Earth. Qual è il suo fil<br />

rouge?<br />

Nasce da un lavoro meraviglioso:<br />

l’abito-opera realizzato con l’artista<br />

Franco Gervasio ed esposto fino a<br />

gennaio al Museo Salvatore Ferragamo<br />

di Firenze nell’ambito della<br />

mostra Sustainable Thinking. In esso<br />

sono racchiusi tutti gli elementi della<br />

Terra: il mare, il cielo, le montagne, i<br />

campi. L’abbiamo pensata durante il<br />

L’abito-opera<br />

realizzato con<br />

l’artista Franco<br />

Gervasio ed<br />

esposto al<br />

Museo Salvatore<br />

Ferragamo di<br />

Firenze<br />

Fragranza Home<br />

& Body Laura<br />

Strambi<br />

lockdown e volevamo dare un messaggio<br />

incoraggiante. Anche i colori<br />

scelti sono molto naturali: il sabbia,<br />

l’azzurro, il celeste e il verde, che non<br />

manca mai e uso sia d’inverno sia d’estate.<br />

Qual è il futuro di Laura Strambi?<br />

Nell’immediato, lo showroom direzionale<br />

a Milano e a Düsseldorf per approcciarsi<br />

al mercato tedesco: penso<br />

che sia pronto ad accogliere il mio<br />

progetto sostenibile. E poi vorrei aprirne<br />

uno in Giappone. All’interno del<br />

brand, invece, abbiamo lavorato sugli<br />

accessori: per la primavera <strong>2021</strong> è<br />

stato realizzato uno stivale completamente<br />

in cotone organico, con tacco<br />

di gomma riciclata e rivestito in legno.<br />

Inoltre, abbiamo aperto l’e-commerce<br />

e lanciato la nostra prima fragranza<br />

per la casa. È un’essenza dalle note<br />

agrumate che può essere usata negli<br />

ambienti ma anche sul corpo. Viene<br />

venduta online e parte del ricavato<br />

è destinato alla FIVE onlus - Fondazione<br />

internazionale verso l’etica per<br />

realizzare comunità di accoglienza<br />

dedicate alle donne in difficoltà.<br />

Moda e ambiente. Che cosa c’è da<br />

fare ancora?<br />

Bisogna iniziare ad adottare un metodo<br />

progettuale sostenibile. Dall’eliminazione<br />

degli sprechi alla ricerca sui<br />

tessuti. Il lockdown ci ha insegnato a<br />

capire meglio che cosa ci serve davvero.<br />

La Terra è un dono e non va pensata<br />

solo come un bene di cui usufruiamo.<br />

Se la consumiamo e basta<br />

finiremo per portarla alla distruzione,<br />

dobbiamo invece preservarla per le<br />

generazioni future e insegnare loro<br />

come prendersene cura.<br />

laurastrambi.com<br />

laurastrambi<br />

Laura Strambi<br />

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