30.01.2013 Views

quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’Ughelli 2 , invece, si diceva convinto che questa diocesi<br />

fosse posteriore al pontificato di papa Alessandro<br />

II (1061-1073) che l’aveva resa suffraganea di Acerenza.<br />

Leone, però, non fu il primo vescovo gravinese. Prima<br />

di lui le fonti ricordano un certo Pietro, presente alla<br />

consacrazione del pontefice Adriano II il 14 dicembre<br />

867, che resse la sede episcopale fino all’872 circa.<br />

Il primato di <strong>Gravina</strong>, però, potrebbe essere messo<br />

in discussione. Infatti, <strong>Acquaviva</strong> delle Fonti, secondo<br />

alcuni scrittori, vanterebbe una sede vescovile ancora<br />

più antica, le cui prime attestazioni risalirebbero addirittura<br />

al V secolo d.C.<br />

Nel Sinodo romano del 463 3 , tenutosi sotto il pontificato<br />

di Ilario, intervenne Paolino in qualità di vescovo<br />

di <strong>Acquaviva</strong>. Altri presuli dello stesso luogo sono ricordati<br />

come presenti nel Concilio di Roma del 487 e in<br />

quelli del 499, 502 e 503 4 . Dell’antica sede vescovile non<br />

<strong>VII</strong>I, dichiararono canonicamente valida l’assunzione del titolo<br />

imperiale di Carlo il Calvo e procedettero a nominare il<br />

vescovo di Sans primate della Gallia e della Germania. Cf. S.<br />

Cappelli, Cronaca e storia dei Concili, Mondadori, 1963, p. 266.<br />

2 Cf. F. Ughelli, Italia sacra, t. <strong>VII</strong>, Venezia 1721, rist. anast.<br />

A. Forni, Sala Bolognese 1981, p. 114.<br />

3 In questo Concilio si condannò l’abitudine dei vescovi spagnoli<br />

di nominare, ancora in vita, il proprio successore.<br />

Quarantotto presuli sottoscrissero all’unanimità «che nessuno<br />

fosse tanto temerario da disprezzare l’evangelico ammaestramento;<br />

ma che le chiese e i vescovadi si conferissero<br />

per merito, attraverso elezioni, e mai per successione o<br />

discendenza». S. Cappelli, op. cit., p. 160.<br />

4 Il Concilio del 487, sotto Felice III, vide la partecipazione<br />

del vescovo Benigno che intervenne anche a quelli del 499<br />

e 502 convocati dal pontefice Simmaco, fortemente contestato<br />

da una parte del Senato romano che gli aveva opposto<br />

come antipapa Celso Lorenzo. Cf. S. Cappelli, op. cit.,<br />

p. 163. Nel successivo, svoltosi nel 503, il vescovo di Acqua-<br />

11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!