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quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

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COMUNITÀ IN CAMMINO<br />

SINODO: alcune spigolature sui lavori sinodali<br />

LA FAMIGLIA, SERVIZIO<br />

ALL’AMORE E ALLA VITA<br />

La famiglia oggi deve far fronte ad innumerevoli problemi.<br />

Il lavoro che scarseggia, il mutuo da pagare, l’aumento del<br />

costo della vita. E così un giovane ci pensa due volte prima<br />

di sposarsi. C’è però un dato confortante. Nonostante le<br />

difficoltà, <strong>Altamura</strong> conta 20.925 famiglie. Nel 2010 sono<br />

stati celebrati 330 matrimoni, 296 religiosi e 34 civili. 791 i<br />

nuovi nati. Aumentano dunque i nuclei familiari. La <strong>Diocesi</strong><br />

si è interrogata sul senso dell’essere famiglia nell’attuale<br />

società e sull’itinerario che conduce alla libera scelta del<br />

matrimonio. Ha affrontato questo tema durante la seconda<br />

seduta (I sessione) del Primo Sinodo Pastorale Diocesano,<br />

svoltasi il 14, 15 e 17 gennaio. L’Amore coniugale, se consapevole,<br />

può diventare testimonianza concreta dei valori<br />

della Persona e della Vita. Le famiglie stesse sono chiamate<br />

a sostenere le famiglie<br />

in condizioni di disagio.<br />

La Chiesa locale insiste<br />

sull’importanza dell’affido<br />

e dell’adozione e<br />

sulla necessità di percorsi<br />

formativi a favore<br />

della paternità e della<br />

maternità responsabili.<br />

Ma parla anche di contraccezione,<br />

di aborto e<br />

di educazione all’affettività<br />

e alla sessualità.<br />

Fra le proposte, quella<br />

di istituire, insieme ad<br />

un’equipe di famiglie,<br />

un servizio diocesano<br />

per la Pastorale familiare che non operi solo in situazioni<br />

di emergenza, ma che accompagni le coppie in un cammino<br />

costante di formazione. La <strong>Diocesi</strong> intende promuovere sul<br />

territorio la presenza di Centri per i metodi naturali di regolazione<br />

della fertilità, di Centri di aiuto alla vita, di Consultori<br />

e di un Centro di prima accoglienza per famiglie in difficoltà.<br />

Il centro diocesano di ascolto “Casa San Lorenzo”,<br />

con sede di coordinamento ad <strong>Altamura</strong>, si occupa dal 2007<br />

di supporto psicologico, mediazione familiare e consulenza<br />

legale per coppie in crisi, di sostegno alla genitorialità,<br />

224<br />

di sostegno materiale attraverso banco alimentare e banco<br />

baby. Attualmente sono circa 3000 le famiglie residenti nella<br />

<strong>Diocesi</strong> rivoltesi al Centro per problemi legati soprattutto<br />

alla crisi economica. È stato istituito anche un fondo per<br />

supportarle nel pagamento delle bollette e dei canoni di locazione.<br />

In aumento le famiglie in crisi di coppia. A costituire<br />

l’equipe di “Casa San Lorenzo”, dieci operatori (due<br />

psicoterapeute, un mediatore familiare, quattro consulenti<br />

legali, due educatori ed un assistente spirituale), affiancati<br />

da quaranta volontari.<br />

LE DOMANDE DEI GIOVANI, LE<br />

RISPOSTE DELLA CHIESA LOCALE<br />

Che cosa la Chiesa locale può e deve fare per avvicinarsi<br />

ai giovani? Per rispondere alle loro numerose domande?<br />

Anche su questi temi la <strong>Diocesi</strong> ha riflettuto durante la seconda<br />

seduta (I sessione) del Primo Sinodo Pastorale Diocesano.<br />

Ideali e sogni si scontrano con una realtà differente<br />

da quella immaginata.<br />

La ricerca è cammino<br />

che necessita di testimonianze<br />

concrete, più<br />

che di parole. Per gli<br />

adulti questa rappresenta<br />

una vera e propria<br />

sfida educativa. Il<br />

dialogo, l’accoglienza,<br />

l’ascolto e la fiducia<br />

possono rendere un<br />

giovane libero e consapevole<br />

di fronte a<br />

scelte e progetti di vita.<br />

La <strong>Diocesi</strong> esprime il<br />

bisogno di «capovolgere<br />

il proprio modo<br />

di pensare» e riflette sui motivi che spingono adolescenti<br />

e giovani ad allontanarsi dalle parrocchie. Si chiede come<br />

favorire un maggiore coordinamento fra Pastorale giovanile,<br />

familiare e vocazionale, in che modo aiutare i giovani a<br />

vivere con coscienza l’affettività e la sessualità. Si interroga<br />

sul rapporto fra giovani e politica, fra giovani e lavoro. Si<br />

confronta con esperienze attuate in altre <strong>Diocesi</strong>. La terza<br />

seduta (I sessione) del Primo Sinodo Pastorale Diocesano si<br />

terrà il 28, 29 e 31 gennaio.<br />

Anna Maria Colonna - Ufficio Stampa Sinodo<br />

VISITA PASTORALE ALL’ OSPEDALE "UMBERTO I"<br />

In continuità con la visita ai diversi ambiti pastorali, il nostro vescovo Mons. Mario PACIELLO il 3 febbraio<br />

2011 visiterà il nostro Ospedale con il seguente programma:<br />

ore 9,30: Messaggio in filodiffusione verso tutti i degenti, gli operatori sanitari, i medici; COMUNITÀ IN CAMMINO<br />

ore 10.00: Visita a tutti gli ammalati nei diversi reparti del nostro nosocomio;<br />

ore 17.00: Il nostro pastore incontrerà i medici, gli infermieri e tutti i dipendenti nella nostra Chiesa Madonna delle Grazie: la pubblicazione delle relazioni presentate dai Responsabili delle Commissioni ai Delegati Sinodali<br />

ore 18.00: al termine dell'incontro il vescovo presiederà un incontro di preghiera sempre in Chiesa.<br />

Un Grazie al nostro vescovo per la sua sensibilità e la sua attenzione verso gli ammalati e i sofferenti e un grazie<br />

al direttore dell'ufficio di pastorale sanitaria per la collaborazione.<br />

MISSIONE VOCAZIONE<br />

Invochiamo la nostra madre, la Vergine Maria per la buona riuscita.<br />

Il cappellano - Sac Giovanni<br />

All’Angelus<br />

MONITILLO<br />

del 6 gennaio 2011 così si esprimeva Papa La vita non è né caso né cieco destino, ma è vocazione, cioè<br />

Benedetto XVI: Cari amici, questa è la domanda che la disegno di Dio pieno di amore proposto alla libertà umana.<br />

SINODOContinua<br />

Chiesa vuole suscitare nel cuore di tutti gli uomini: chi è Quattro gli imperativi significativi:Pregate! Testimoniate!<br />

6<br />

Gennaio 2011<br />

Gesù? Questa è l’ansia spirituale che spinge la missione<br />

della Chiesa: far conoscere Gesù, il suo Vangelo, perché<br />

Evangelizzate! Chiamate!<br />

Pregate! La preghiera, mentre si rivolge con fiducia a Dio<br />

ogni uomo possa scoprire sul suo volto umano il volto di per invocare il dono di nuove vocazioni, “permette di arren-<br />

Dio, e venire illuminato dal suo mistero d’amore. L’Epifadersi alle esigenze di Dio e di dar loro risposta con un precinia<br />

preannuncia l’apertura universale della Chiesa, la sua so progetto di vita” (n.10). È la preghiera l’unico strumento<br />

chiamata ad evangelizzare tutte le genti. Ma l’Epifania ci capace di agire nello stesso tempo sul versante della grazia<br />

dice anche in che modo la Chiesa realizza questa missione: e su quello della libertà. È la preghiera che mette a confron-<br />

riflettendo la luce di Cristo e annunciando la sua Parola. to la nostra libertà con quella di Dio. Nelle nostre comunità<br />

I cristiani sono chiamati ad imitare il servizio che fece la ecclesiali la preghiera è esperienza diffusa. Maturando in<br />

stella per i Magi. Partendo dalla consapevolezza che la mis- questa esperienza, molti imparano a mettere al centro della<br />

sione di tutta la Chiesa è far conoscere Gesù e il suo Van- loro preghiera le esigenze del Regno, chiedendo il dono di<br />

gelo i numeri 116-124 dello strumento di lavoro ci invitano sante e numerose vocazioni. Così la cultura della preghiera<br />

a riflettere su quale Chiesa missionaria stiamo costruendo genera una “cultura vocazionale”.<br />

nella nostra <strong>Diocesi</strong>. Si registra una scarsa consapevolezza Testimoniate! L’annuncio vocazionale non può fare a meno<br />

della natura missionaria della Chiesa e questo richiede una della forza coinvolgente della testimonianza: “una Chiesa<br />

profonda riflessione affinchè l’attività missionaria in dioce- comunità di testimoni è l’habitat necessario per la fecondità<br />

si non sia delegata agli addetti ai lavori. Alcune difficoltà vocazionale” (n.13). Un’attenzione particolare viene riser-<br />

sono emerse nella non conoscenza degli avvenimenti che vata alla famiglia: “è proprio nel cuore della famiglia che<br />

accadono nel mondo e nella conoscenza e utilizzo di si sviluppano le condizioni umane e soprannaturali che ren-<br />

quei mezzi che costituiscono una soluzione etica alle scelte dono vocazionale la vita cristiana. Il fascino dei testimoni<br />

quotidiane. Pochi sono a conoscenza della Banca etica e Oggi, in modo particolare, ad attirare i giovani non è lo sta-<br />

del commercio equo e solidale. È necessario trovare stratus o il ruolo di una vocazione di speciale consacrazione:<br />

tegie per educare i fedeli e le comunità a stili di vita più essi seguono e scelgono ciò che è significativo per la loro<br />

sobri. Motli fedeli sono sensibili alle problematiche delle esistenza personale.<br />

missioni: in molte comunità parrocchiali ci sono le adozio- Evangelizzate! L’annuncio del “Vangelo della vocazione”<br />

ni a distanza, si celebra il mese missionario, si fanno pe- non può essere saltuario o limitato a occasioni eccezionali,<br />

sche missionarie. Tra le questioni aperte o da approfondire “deve, invece, trovare riscontro negli itinerari di formazio-<br />

ci sono il gemellaggio con la diocesi di Awasa, la propone alla vita cristiana mediante l’ascolto della Parola, la parsta<br />

ai giovani del servizio civile all’estero o di esperienze tecipazione all’Eucaristia e l’esercizio della carità” (n.19).<br />

missionarie, proporre alle comunità parrocchiali campi di Ci sono degli spazi vitali nelle nostre comunità che si pro-<br />

lavoro, ed infine pensare all’invio di sacerdoti diocesani pongono come luoghi “segno” di vocazione per tutta la<br />

fidei donum perché la nostra Chiesa si arricchisca nono- comunità cristiana. Il primo di essi è il presbiterio, in cui<br />

stante la scarsità del clero. Infine il pensare ad un vero e tutti i presbiteri sono uniti con il vescovo e tra di loro da<br />

proprio Centro Diocesano Missionario organismo pastorale uno speciale rapporto sacramentale di corresponsabilità e<br />

che la Chiesa diocesana si dà come punto unificante di tutte fraternità. La famiglia cristiana è chiamata a testimoniare<br />

le espressioni della missionarietà della chiesa locale. Uno amore e a promuovere incessantemente un clima di fede.<br />

strumento ordinato a far si che la comunità diocesana viva Bisogna rendere consapevoli i genitori del ministero di edu-<br />

intensamente il suo essere Chiesa-missione e lo traduca in catori della fede, conferito col sacramento del Matrimonio.<br />

atto nell'impegno specifico dell'annuncio del Vangelo a tut- Nella scuola, gli insegnanti, impegnati in un servizio che<br />

te le genti e della cooperazione con le Chiese sparse per il per natura sua è già vocazione e missione, hanno il compito<br />

mondo.<br />

di ampliare l’opera educativa della famiglia nell’orizzonte<br />

proprio della cultura, mai trascurando la dimensione vocazionale<br />

della vita. Il loro servizio può aprire l’animo dei<br />

ragazzi e dei giovani a una scelta di vita di totale donazione<br />

a Dio e ai fratelli. Gli animatori del tempo libero, al di là dei<br />

motivi immediati che ispirano le diverse attività (cultura,<br />

sport, ecc.) e dei valori umani che esse permettono di raggiungere<br />

non debbono perdere di vista l’obiettivo più alto:<br />

la formazione integrale e armonica della persona. Un’attenzione<br />

particolare - tra gli aspetti della radicalità evangelica<br />

legati alle vocazioni di speciale consacrazione – va dedicata<br />

alla presentazione del significato cristiano del celibato e del-<br />

6<br />

IL SANTO DEL MESE<br />

Febbraio 2011

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