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quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

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stri superiori, anche in occasione di quei controlli istituzionali<br />

che vengono richiesti durante le visite pastorali.<br />

Segni di questa attenzione è la corretta tenuta dei registri<br />

contabili, degli archivi, i versamenti delle collette, la<br />

consegna dei rendiconti, il puntuale versamento – laddove<br />

richiesto – del tributo diocesano, ecc. La non applicabilità,<br />

di fatto, delle sanzioni canoniche nei confronti<br />

di chi commette abusi non deve tradursi in impermeabilità<br />

alle normative interne alla Chiesa; deve, semmai,<br />

stimolare ancor più il senso di responsabilità e portarci<br />

a rispettare le regole interne, con la stessa docilità con<br />

la quale rispettiamo le norme dello Stato.<br />

Si tenga conto, inoltre, che la scelta concordataria<br />

avvantaggia gli enti e i beni ecclesiastici perché, per<br />

operare nell’ordinamento italiano, essi non devono<br />

configurarsi diversamente da quel che sono, essendo<br />

recepite dallo Stato le caratteristiche delineate dal diritto<br />

canonico. Per esempio, una parrocchia – ma anche<br />

una confraternita – è ente per lo Stato, così com’è<br />

definita e costituita dall’ordinamento canonico; il suo<br />

amministratore è il parroco nominato dal Vescovo; le<br />

normative canoniche a cui la sua amministrazione è<br />

soggetta sono rilevanti anche per lo Stato (per es., vendere<br />

un terreno senza la necessaria licenza è un atto<br />

invalido anche civilmente). È doveroso rispettare tutto<br />

quanto ci viene richiesto dagli impegni concordatari,<br />

perché solo così se ne potrà urgere l’osservanza<br />

da parte dello Stato. Ed è saggio mantenere la centralità<br />

dell’ente ecclesiastico, anche se può non dare apparenti<br />

e immediati vantaggi, perché permette il riconoscimento<br />

dell’ecclesialità delle nostre realtà da parte<br />

dell’ordinamento civile 2 .<br />

2 Un esempio: si affida un’attività parrocchiale a un’associazione<br />

o a una onlus, piuttosto che al soggetto ente ec-

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