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quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

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SINODO<br />

COMUNITÀ IN CAMMINO<br />

Sinodo: nel cuore dell’ultima sessione, al centro del dibattito:<br />

PRESBITERIO, VITA CONSACRATA E MINISTERI<br />

Presbiterio, vita consacrata e ministe-<br />

ri. Sono stati gli argomenti affrontati<br />

durante le riunioni sinodali del 23, 24<br />

e 26 settembre. Dopo la pausa estiva,<br />

i 156 delegati - sacerdoti, religiosi<br />

e laici - hanno riaperto il dibattito<br />

su testi e temi riguardanti la vita ed il<br />

cammino diocesani, avviando la IV<br />

ed ultima sessione del Primo Sinodo<br />

Pastorale Diocesano. La conclusione<br />

delle tre sedute in programma è prevista<br />

per il 31 ottobre e sarà seguita, il 7<br />

dicembre, da una celebrazione presso<br />

la Sala Polifunzionale del Santuario<br />

della Madonna del Buoncammino.<br />

Diversi i punti messi<br />

in evidenza nella seduta di<br />

settembre. Il vescovo monsignor<br />

Mario Paciello ha reso<br />

noto il nuovo assetto della<br />

Curia, «strumento essenziale,<br />

indispensabile e prezioso per<br />

l’esercizio del ministero episcopale».<br />

Al centro del dibattito,<br />

la valorizzazione dei sacerdoti<br />

anziani e l’attenzione<br />

della Comunità nei loro confronti,<br />

le carenze nella formazione<br />

continua dei sacerdoti<br />

e dei consacrati, l’identità,<br />

le funzioni ed i compiti dei diaconi,<br />

la vocazione al sacerdozio e alla vita<br />

consacrata (a volte ostacolata dalle famiglie<br />

o dalla società), la realtà della<br />

consacrazione secolare. Un punto su<br />

cui i membri sinodali si sono soffermati<br />

riguarda la necessità di favorire,<br />

per quanto possibile, la vita in comune<br />

dei presbiteri, soprattutto se impegnati<br />

in una stessa attività pastorale. Verrebbero,<br />

in questo modo, incoraggiati<br />

momenti di condivisione fondamentali<br />

per la fraternità sacerdotale e per la<br />

formazione della personalità del presbitero.<br />

Esigenza espressa anche per i<br />

sacerdoti anziani, che spesso vivono<br />

in solitudine e che potrebbero condividere,<br />

in gruppi da tre o quattro, una<br />

stessa abitazione. Essi, infatti, rappresentano<br />

«una risorsa preziosa per<br />

l’esperienza acquisita». Quello della<br />

formazione è un argomento costante<br />

delle sedute sinodali. Il presbitero,<br />

10<br />

«uomo della comunione, della guida e<br />

del servizio a tutti», deve coltivare una<br />

formazione spirituale, continua e personale.<br />

Durante il dibattito è stato messo<br />

in evidenza il bisogno dei sacerdoti<br />

di prendersi cura della propria formazione<br />

anche attraverso gli esercizi spirituali,<br />

l’aggiornamento culturale, teologico,<br />

morale, pastorale e percorsi di<br />

specializzazione. Questo per offrire un<br />

migliore servizio pastorale a seconda<br />

delle esigenze della <strong>Diocesi</strong>. Espressa<br />

anche la necessità di un cambiamento<br />

di mentalità nei confronti dei laici, da<br />

considerare non più come «collaboratori»<br />

del clero, ma «corresponsabili»<br />

dell'essere e dell'agire della Chiesa. Il<br />

Vescovo ha invitato i diaconi, undici<br />

in tutto nella <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<br />

<strong>Gravina</strong>-<strong>Acquaviva</strong> delle Fonti, ad un<br />

«maggiore senso di responsabilità nella<br />

concelebrazione con i sacerdoti. La<br />

vocazione al Diaconato non si improvvisa»,<br />

ha sottolineato monsignor Paciello.<br />

Per concretizzare le esigenze di<br />

formazione si è avvertita l’opportunità<br />

di redigere un “Direttorio diocesano<br />

per i diaconi”. I diaconi, invece, hanno<br />

insistito sulla questione dell’identità<br />

all’interno della Comunità in cui<br />

esercitano il loro ministero, che non è<br />

necessariamente quella di provenienza.<br />

Il ministero del diacono si espleta<br />

nel servizio della carità. Egli «presta<br />

un aiuto sacramentale al ministero del<br />

Vescovo e, subordinatamente, a quello<br />

dei presbiteri». Per quanto riguarda la<br />

Vita consacrata, «dono e testimonianza<br />

preziosa per il mondo contemporaneo»,<br />

nella <strong>Diocesi</strong> sono presenti<br />

monasteri femminili, istituti religiosi<br />

di vita attiva maschili e femminili, istituti<br />

secolari, vita religiosa apostolica,<br />

Ordine delle vergini e nuove forme di<br />

vita consacrata (come la Fraternità di<br />

Marta e Maria). Le Comunità religiose<br />

offrono luoghi di fraternità e di riconciliazione,<br />

esperienze e testimonianze<br />

di carità e di attenzione ai più poveri<br />

(negli ospedali e negli istituti scolastici)<br />

e scuole di preghiera. Organizzano,<br />

inoltre, incontri con la Parola<br />

di Dio (lectio, corsi biblici).<br />

Punto su cui il dibattito si è<br />

fatto vivace, quello riguardante<br />

i ministri straordinari<br />

della Comunione, «che rivestono<br />

un ruolo fondamentale<br />

nelle Comunità cristiane».<br />

Per questo, ha detto monsignor<br />

Paciello, «e a maggior<br />

ragione, devono essere luce<br />

per gli altri». I parroci, viste<br />

le esigenze della Comunità<br />

ed in base al numero di ammalati<br />

che ne fanno parte, individua<br />

i ministri straordinari<br />

della Comunione. Il Ministero è conferito<br />

per la prima volta dal Vescovo<br />

durante la messa del Corpus Domini.<br />

Può essere rinnovato su richiesta del<br />

parroco ogni tre anni, sempre in base<br />

alle esigenze della Comunità. Ad autorizzare<br />

il rinnovo è l’Ufficio Liturgico<br />

diocesano. Naturalmente la prima<br />

ed essenziale formazione dei ministri<br />

straordinari della Comunione avviene<br />

con la partecipazione alla vita della<br />

parrocchia e alle iniziative della <strong>Diocesi</strong>.<br />

A questa si affianca un itinerario<br />

di formazione che precede il conferimento.<br />

Avanzata la proposta di istituire<br />

il ministero della Consolazione,<br />

sostegno fondamentale per chi si trova<br />

in una particolare situazione di sofferenza,<br />

di dolore o di disagio. Anche in<br />

questo caso è stata messa in evidenza<br />

la necessità di una formazione specifica.<br />

Anna Maria Colonna<br />

Ufficio Stampa Sinodo<br />

Ottobre 2011<br />

Novembre 2011<br />

COMUNITÀ IN CAMMINO<br />

IL GIORNALE DELLE PARROCCHIE DI ALTAMURA ANNO IX - N° 9 - NOVEMBRE 2011<br />

“Credo che la missione primaria ed essenziale della Chiesa è annunciare Gesù Cristo, unico Salvatore, ieri, oggi, sempre, ad<br />

ogni uomo, nell’esercizio costante della virtù della speranza e sempre disposta al martirio.” (25.10, 1997 Mario Vescovo)<br />

LA DIOCESI, PAGINA BIBLICA APERTA AL TERRITORIO<br />

Ogni cammino è segnato da tappe. Alcune richiedono più<br />

tempo per poter essere raggiunte e superate. Le strade<br />

lunghe necessitano di soste che consentono all’uomo di<br />

frenare la sua corsa e di riprendere fiato. Quando i passi si<br />

fanno rapidi, la riflessione rimane indietro. In questi momenti<br />

nasce il bisogno di riscoprire il silenzio di un cammino<br />

autentico. Silenzio che non vuol dire solitudine. Gli<br />

itinerari condivisi insegnano ad ascoltare la voce altrui.<br />

È il silenzio che cede la parola al<br />

confronto. L’uomo<br />

tace per<br />

ascoltare l’uomo<br />

che gli sta accanto. E per camminare<br />

con lui. Sulla stessa strada e verso una sola direzione.<br />

La <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong>-<strong>Gravina</strong>-<strong>Acquaviva</strong> delle Fonti<br />

ha rallentato i suoi passi per permettere a tutti di ripartire<br />

dal medesimo capolinea. Il Primo Sinodo Pastorale<br />

Diocesano vuole dare un volto unico e, soprattutto, unito<br />

alla Chiesa locale. L’unità comportamentale nelle diverse<br />

parrocchie deriva dalla comunione. Un’unità che vive<br />

nelle diversità senza cancellarle. Il prossimo 7 dicembre,<br />

presso la Sala Polifunzionale del Santuario della Madon-<br />

na del Buoncammino, con la chiusura ufficiale dell’Anno<br />

Sinodale, il vescovo monsignor Mario Paciello consegnerà<br />

simbolicamente alla comunità cristiana il Libro del<br />

Sinodo, che rende normativa le decisioni prese durante<br />

le quattro sessioni sinodali. Il contenuto del volume sarà<br />

strutturato in modo da permettere a tutte le componenti<br />

diocesane un’attenta lettura ed una conseguente e necessaria<br />

riflessione. Il Libro del Sinodo traccia, per mezzo<br />

di decreti e dichiarazioni, i<br />

nuovi sentieri che la<br />

<strong>Diocesi</strong> dovrà percorrere.<br />

In fase<br />

di elaborazione,<br />

è frutto<br />

di una sosta,<br />

non<br />

di una<br />

fermata, di una<br />

forte esigenza di rinnovamento e di evangelizzazione,<br />

nel tentativo di dare risposte ai numerosi<br />

interrogativi della società. Le assemblee hanno<br />

costituito la fase centrale del cammino sinodale, indetto<br />

da monsignor Paciello il 22 maggio 2008, durante la Celebrazione<br />

diocesana del Corpus Domini. Si sono svolte<br />

nell’aula sinodale, appositamente allestita al secondo<br />

piano della Trasfigurazione. I 156 delegati (sacerdoti,<br />

religiosi e laici) hanno discusso, modificato e votato 454<br />

testi riguardanti i diversi aspetti della vita della Chiesa<br />

locale. Questi ultimi derivavano da un’attenta riflessione<br />

di comunità parrocchiali, gruppi, movimenti e fedeli<br />

sul materiale offerto per la meditazione nel corso di<br />

EDITORIALE<br />

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