quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...
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222<br />
contro, un gruppo di ragazzi<br />
ha espresso un<br />
certo scetticismo<br />
sulla possibilità che<br />
un evento diocesano<br />
come il Sinodo possa<br />
apportare delle<br />
migliorie all’attività<br />
delle singole comunità<br />
parrocchiali che, sempre<br />
secondo l’opinione<br />
dei ragazzi, proprio per<br />
il loro carattere eterogeneo,<br />
tenderebbero a<br />
sottrarsi ad «interventi<br />
imposti dall’alto e di carattere<br />
generale».<br />
Quali iniziative alterative, secondo il vostro parere,<br />
poterebbero favorire una più razionale organizzazione<br />
della nostra diocesi ed una più incisiva diffusione della<br />
conoscenza di Cristo?<br />
Una ragazza ha asserito che la validità del Sinodo potrebbe<br />
essere inficiata dalla presenza, all’interno<br />
della nostra diocesi, di «cristiani non praticanti,<br />
estranei a questa esperienza di crescita». La<br />
stessa ragazza ritiene, quindi, più utili, ai fini<br />
di una efficace evangelizzazione della società,<br />
delle esperienze locali, guidate dagli stessi sacerdoti<br />
e in grado di coinvolgere anche coloro i<br />
quali si collocano al di fuori dell’ambiente ecclesiale.<br />
Tali iniziative dovrebbero essere inoltre accompagnate<br />
da una «maggiore apertura degli stessi gruppi<br />
parrocchiali». Secondo altri ragazzi, il Sinodo potrebbe<br />
essere una buona soluzione; tuttavia proprio per la diversità<br />
delle realtà parrocchiali, sottolineata più volte in<br />
precedenza, sarebbe più fruttuosa una iniziativa con un<br />
raggio di azione più ristretto, «una sorta di Sinodo parrocchiale»<br />
che sia in grado di coinvolgere maggiormente<br />
i fedeli sia a livello preparatorio che a livello direttivo e<br />
decisionale. Una ragazza ha inoltre sottolineato l’opportunità<br />
di aumentare l’incidenza di «scuole di formazione<br />
sacerdotale», in modo tale da rendere in grado il singolo<br />
sacerdote di gestire autonomamente la comunità assegnatali,<br />
venendo incontro alle esigenze dei fedeli, senza però<br />
rinunciare ad un’opera di coordinamento e di confronto<br />
con i sacerdoti delle altre parrocchie diocesane.<br />
Il vescovo Mario Paciello ha insistito sul fatto che il<br />
Sinodo è un evento ecclesiale ed in quanto tale deve<br />
coinvolgere tutti i membri della comunità diocesana.<br />
Infatti, «più ampia e allargata è la partecipazione, più<br />
profonda è l’incisione del Sinodo, migliori saranno i<br />
risultati». Voi vi sentite chiamati in causa da questa<br />
esperienza sinodale?<br />
Due ragazze hanno affermato di essersi sentite chiamate<br />
in causa dall’esperienza sinodale, anche se in minima<br />
parte, dal momento in cui hanno partecipato ad alcuni incontri<br />
in cui gli è stato sottoposto un questionario, le cui<br />
Dicembre 2010<br />
COMUNITÀ IN CAMMINO<br />
risposte sarebbero poi state utilizzate per la stesura dei<br />
454 testi che i delegati sinodali avrebbero poi votato. Altri<br />
ragazzi, pur partecipando alla vita parrocchiale, hanno<br />
affermato di non sentirsi assolutamente coinvolti dal Sinodo,<br />
mentre un ragazzo che non è coinvolto in nessuna<br />
attività parrocchiale ha affermato di sentirsi coinvolto in<br />
questa esperienza, essendo rappresentato nelle assemblee<br />
sinodali, dal delegato della parrocchia di cui fa parte.<br />
Pensate che questa vostra estraneità all’evento si debba<br />
imputare ad una vostra mancanza di volontà o<br />
all’assenza di spirito di coinvolgimento da parte delle<br />
singole realtà parrocchiali?<br />
A questa domanda hanno riposto, naturalmente, solamente<br />
i ragazzi che, stimolati dal precedente quesito, hanno<br />
espresso la loro estraneità rispetto al Sinodo. Due ragazzi<br />
hanno risposto che il loro disimpegno è motivato da un<br />
«senso di sfiducia» nutrito nei confronti di un’esperienza<br />
che, secondo il loro parere, non risolverà i problemi delle<br />
singole parrocchie e dell’intera diocesi. Altri ragazzi<br />
hanno invece affermato che la loro estraneità all’evento<br />
è dovuta in parte ad una loro mancanza di volontà e in<br />
parte all’assenza di spirito di coinvolgimento da parte<br />
della parrocchia di cui fanno parte.<br />
Sareste disposti a fornire il vostro contributo<br />
a questa esperienza di crescita e rinnovamento<br />
comunitario che è il Sinodo, qualora<br />
vi fosse chiesto di farlo?<br />
I ragazzi hanno inizialmente espresso piena disponibilità<br />
a contribuire ai lavori sinodali qualora<br />
fosse stato necessario, salvo poi mettere tale<br />
disponibilità in discussione dinanzi alla prospettiva di<br />
sacrificare, a tal scopo, parte del loro tempo e, quindi, di<br />
prendere un impegno vincolante. Tre ragazzi hanno però<br />
asserito che sarebbero disponibili ad un coinvolgimento<br />
più impegnativo nel Sinodo solo se sin dall’inizio constatassero<br />
che le altre persone coinvolte in quest’esperienza<br />
fossero animate da una «forte volontà di cambiare realmente<br />
le cose» e apportare delle migliorie sensibili alla<br />
gestione del tempo e della vita parrocchiale, rendendo più<br />
incisiva l’evangelizzazione della società contemporanea.<br />
Antonio FIORE - Domenica OSTUNI<br />
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