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quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

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Dopo la breve parentesi di Palmerio, il nuovo presule<br />

di <strong>Gravina</strong>, Giacomo (1294-1308), secondo della serie,<br />

ricorse al re, pretendendo di esercitare i diritti di ordinario<br />

diocesano sulla Chiesa di <strong>Altamura</strong> che gli erano<br />

impediti e contestati dall’arciprete Dionigi Juppart<br />

(1293-1294). Costui aveva inviato il suo vicario, il prete<br />

greco Dionisio de Galliano a Bitetto presso il vescovo di<br />

quel luogo, Marino Scicutella (1294-1302), per ottenere<br />

due copie legali dei documenti del 1232 e del 1248. Analoga<br />

documentazione aveva richiesto alla Curia regia.<br />

Il vescovo Giacomo denunciò al re Juppart, accusandolo<br />

non solo di impedirgli di svolgere le sue funzioni,<br />

ma anche di aver ordinato al suo vicario di falsificare i<br />

documenti originali della Chiesa di <strong>Altamura</strong>. Dionisio,<br />

per sottrarsi alle possibili conseguenze, si rese irreperibile,<br />

per cui il presule se la prese col fratello, Giovanni<br />

de Galliano, facendolo arrestare. Compiva, in questo<br />

modo, un grave abuso, essendo quello un laico e quindi<br />

non sottoposto alle leggi ecclesiastiche.<br />

I gravi disordini che si vennero a creare spinsero re<br />

Carlo II il 10 maggio 1295 a incaricare Lucio, vescovo<br />

di Bitonto e il milite Angelo Pischitto di Barletta di recarsi<br />

ad <strong>Altamura</strong> per condurre un’accurata indagine 30 .<br />

Sono le testimonianze rese nel lungo processo giurisdizionale<br />

del 1299 a far luce sull’intricata vicenda e<br />

sulla scomparsa dei documenti del 1232 e 1248, incautamente<br />

consegnati dall’arciprete Dionigi Juppart al<br />

vescovo Giacomo e da questi fatti definitivamente sparire<br />

31 .<br />

Per sottrarre l’arcipretura di <strong>Altamura</strong> alle continue<br />

ingerenze dei vescovi di <strong>Gravina</strong>, Carlo II d’Angiò, il 20<br />

ottobre 1298, la unì in perpetuo al Tesorierato di San<br />

30 CDB XII, doc. n. 58, p. 59.<br />

31 Ivi, doc. n. 89, p. 145, testimonianze sul terzo articolo.<br />

25

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