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quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

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112<br />

Liturgia e Sacramenti<br />

(cfr. Strumento di Lavoro, 159-250)<br />

Il documento discusso in questa Sessione è frutto<br />

del lavoro della Commissione n. 2 “Liturgia e Sacramenti”<br />

e della successiva revisione e integrazione operate<br />

dalla Presidenza e dalla Segreteria del Sinodo. Il testo<br />

è strutturato, grosso modo, secondo l’impianto della<br />

sezione liturgica e sacramentale del Catechismo della<br />

Chiesa Cattolica, che ci è parso il più perspicuo e lineare<br />

per questo scopo. Il taglio, invece, con cui abbiamo<br />

scelto di rileggere tutta la materia è quello racchiuso<br />

nell’espressione “arte di celebrare”, ormai abbastanza<br />

consueta nella bibliografia liturgica. Ce ne serviamo<br />

per mettere in luce soprattutto due aspetti:<br />

1) la parola “arte” ci ricorda efficacemente il rapporto<br />

fondamentale tra la fissità di una norma, di un<br />

canone, di una regola e la molteplicità dei suoi esiti,<br />

delle sue attuazioni. Come in molte arti, anche<br />

nella liturgia noi abbiamo un rigoroso spartito teologico<br />

e liturgico (il rito), che ci permette, tuttavia,<br />

di mettere in atto ogni volta una celebrazione<br />

che sarà nuova, unica e irripetibile, legata alla<br />

storia, alle persone, alle sensibilità.<br />

2) Inoltre, la parola “arte” richiama anche l’importanza<br />

dei mezzi espressivi, dei segni e dei linguaggi<br />

di cui la liturgia, per suo stesso statuto, si serve.<br />

È sotto gli occhi di tutti – crediamo – la necessità<br />

di imparare a parlare il meglio possibile questi<br />

linguaggi con tutte le loro potenzialità, nonché<br />

la necessità di decodificare, ed eventualmente<br />

assumere, i linguaggi propri di alcune categorie<br />

di persone che alla liturgia si sentono ancora<br />

quasi completamente estranee.

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