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Le collezioni veneziane d'arte e d'antichita dal secolo XIV. ai nostri ...

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GLIV<br />

sua proprietà, e poiché tutto ciò che la ferisce, oltre essere sommamente odioso, nel<br />

nostro caso diverebbe poi anche inutile.<br />

(i) iSiS. APRILE 17, VENEZIA<br />

All' Ecc Cancelleria riunita in \'ienna.<br />

N. 2295-215.<br />

f.to Porcia.<br />

In relazione alla riserva espressa nei Rapp. 13 ottob. dee. e 26 Settem. diretti al<br />

Superiore Dicastero, e successivo 17 novemb. rassegnato all'Ecc. Aulica Camera, intor-<br />

no alle discipline prescritte per impedire l'esportazione degli oggetti <strong>d'arte</strong> preziosi che<br />

esistono in queste Provincie, può ora il Governo subordinare nell' argomento le pro-<br />

prie viste fondate sopra i rapporti ottenuti <strong>dal</strong>le Delegazioni tutte non solo, ma be-<br />

nanche dell'Accademia delle Belle Arti, da! R. Bibliotecario di S. Marco, <strong>dal</strong>la Dire-<br />

zione delle Dogane e <strong>dal</strong> Governo della Lombardia.<br />

Concorde il sentimento di tutte queste diverse autorità nel riconoscere necessaria<br />

la misura di stabilire una legge che impedisca la continua depauperazione a questi<br />

oggetti, non variano esse che nelle forme da prescegliersi per ottenere il bramato<br />

effetto.<br />

La Delegazione di 'Uene^ia suggerisce che venga formata una Commissione senza<br />

il parere della quale non abbia a permettersi l'esportazione all'estero degli oggetti<br />

<strong>d'arte</strong> preziosi, e che questa Commissione indichi fra gli oggetti quelli che meritare<br />

potrebbero di essere acquistati <strong>dal</strong> Governo, mettendo in opera anche gli Uffici Doga-<br />

nali per evitare le arbitrarie sortite ed i monopolj.<br />

La Delegazione di Belluno indica che il Governo Veneto quando conosca l'esi-<br />

stenza di un cnpo <strong>d'arte</strong> insigne esistente anche presso i privati, onde evitare l'espor-<br />

tazione del medesimo lo faceva marcare col sigillo della Repubblica e diffidava i pos-<br />

sessori che volendo fare la vendila dovessero cederlo al Governo al prezzo di affezio-<br />

ne da determinarsi d<strong>ai</strong> Periti di comune confidenza, e questo metodo lo ritrova il<br />

più equo e conveniente anche nelle attuali circostanze.<br />

Quella di Treviso trova opportuno di far rivivere la Circolare del Ministero pel<br />

Culto 16 Agosto 1S08 esistente nel Volume primo della Raccolta degli Atti Governa-<br />

tivi a quell'epoca stampati, relativa alia conservazione dei soli oggetti <strong>d'arte</strong> esistenti<br />

nelle Chiese, e quanto all'impedire l'estrazione di questi oggetti crede conveniente che<br />

fossero obbligati i privati a dare nelle vendite la preferenza al Governo <strong>dal</strong> quale ot-<br />

tenere dovrebbero il permesso della esportazione.<br />

Quella di Rovigo domanda che sia creata una Commissione Provinciale pel giu-<br />

dizio dei capi <strong>d'arte</strong> e che la Delegazione abbia la prelazione dell'acquisto dell'oggetto<br />

da vendersi. Questa disciplina la trova opportuna solamente quando trattasi di vendite<br />

agli esteri.<br />

') è il N. 18 del libro retrocitato.

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