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Le collezioni veneziane d'arte e d'antichita dal secolo XIV. ai nostri ...

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XI. Ili<br />

» per la maggior parto sono mercanti, ovvero uomini Jati alla mari-<br />

" naria : nei quali due escrci/.ii, <strong>dal</strong> principio suo intìno al di presente<br />

Il tanto sono stati eccellenti i miei padri e Signori Veneziani, che credo<br />

» poter dire con verità, che tengono in questa cosa il principato, lì,<br />

» poiché r Impero Romano non signoreggia per tutto, com; una volta<br />

» fece, e che le diversità de' linguaggi, costumi e religioni ha diviso<br />

» questo mondo inferiore, grandissima parte di questa poca, la quale<br />

» e abitata, saria incognita se la mercanzia e murinarezza dei Vcne-<br />

n ziani non l'avesse aperta e fatta chiara». Il prototipo di questi<br />

viaggiatori veneziani fu Marco Polo *) il quale sappiamo aver ripor-<br />

tato d<strong>ai</strong> suoi viaggi cose preziose vesti, gemme, documenti, monete ecc.<br />

— I suoi successi, le sue avventure, devono aver infiammato patrizi<br />

e plebei a seguirne l'esempio. Tra i più eminenti ne cono.^ciamo uno<br />

per la casata che avea dati quattro dogi Enrico Dandolo (1193), Gio-<br />

vanni Dandolo (12801, Francesco Dandolo (1329, Andrea Dandolo(i343),<br />

per copia di erudizione, per spirito di estetica ; Benedetto Dandolo<br />

che avea dovuto viaggiare nell'Asia verso la line del <strong>secolo</strong> XI\' ed<br />

avca raccolto nella Siria e poi nella Germania una bella scric di numi<br />

aurei. Gli esempi famigliari, prepararono Benedetto Dandolo in modo<br />

eminente a farne il primo privato di cui gli storici ricordino collezione.<br />

Il .Morelli, cita il ricordo di lui nelle Epistole di Ambrogio Traversa-<br />

ri, che noi sappiamo nato il lò settembre 138Ò, m. 20 ottobre i430-<br />

Questi era venuto a Venezia in luglio 1433 e deve aver visitato il<br />

Dandolo vecchio, come il Barbo, l'insigne medico Pietro Tommasi. Il<br />

Traversar! cita le lettere di Ermolao Barbaro vescovo di Treviso che il<br />

Federici nelle « Belle Arti Trevigiane» nomina soltanto <strong>dal</strong> 1453. Ecco<br />

la nota presa esatta <strong>dal</strong> libro del Rossi « Ambrosi Traversarli, gene-<br />

1) ralis Camaldulensium Latinae Epistolae, Florentiac 1759 ^^^- P- 4'^'<br />

" 417, Eib. ^'ilI, Ep. 48 a Nicolò Nicoli: Conveni Dominum lìencdi-<br />

» ctum Dandolum numunque in quo Berenicis Regina scuipta erat<br />

» eftigies. vidi, nam crystallinam Alexandri I imaginem, videre idcirco<br />

» fas non erat: quod hanc possessor ineptus distraxissc, Birbaro au-<br />

» ctore, ferebatur. . .Multa enim id genus numismata V'enetis habcri<br />

I) apud plerosque Nobilium. quae vidcnda mihi adtulissem >.<br />

*; Morelli, Disserlajione.

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