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Le collezioni veneziane d'arte e d'antichita dal secolo XIV. ai nostri ...

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LX<br />

a finire molte cose del Giovanni Marcanova, e nella libreria erano<br />

codici del Marco Mantova Benavides citato <strong>dal</strong>l' Anonimo. Del cardi-<br />

nale Domenico Grimani si potrebbe scrivere un'opera intera ; soggetto<br />

degno di un Yriarte. Secondo il Cicogna nel 1824 esisteva un ritratto<br />

in famiglia che non si sa dove sia andato.<br />

La famiglia Grimani occupa l'intero <strong>secolo</strong> XVI coi più celebri<br />

uomini. Abbiamo visto che il cardinale Giovanni, patriarca d'Aquilcja,<br />

fu il massimo mecenate di questa casa. Enea Vico, di cui i mano-<br />

scritti si conservano alla Marciana, con patto di non darli a prestito<br />

a prova del tanto amore che aveva per le arti, dice, che per riavere<br />

i fragmenti dell'antichità che già furono del morto suo zio Domenico<br />

cardinale, diede tremila scudi ecc. ecc. Il Foscarini (<strong>Le</strong>tt. pag. 40Ò n. i)<br />

ne loda specialmente l'iscrizione bellissima dei giochi Panaten<strong>ai</strong>ci. Esso<br />

possedette anche le belle cose di Marco Grimani o suo cugino o suo<br />

fratello, il Foscarini dicendoci eh' era nipotino di Antonio, nipote di<br />

Domenico. Questo Marco era Procuratore di S. Marco e poi patriarca<br />

di Aquileja prima di Giovanni, moriva nel 1344. — Dalle note del Mo-<br />

relli a pag. 41 dell'operetta « sui viaggiatori veneziani « quegli, arguen-<br />

do da due sue lettere stampate nella raccolta del Pino dice che egli<br />

viaggiava in Egitto nel 1535 e 1536. — Secondo il Seri io citato <strong>dal</strong> Mo-<br />

relli egli aveva di propria mano misurata una piramide (quella di Gi-<br />

zeh probabilmente), che è appunto a poca distanza da C<strong>ai</strong>ro e da<br />

Gerusalemme portata notizia ed il disegno dei sepolcri degli antichi<br />

re. Aveva recate molte antichità orientali nella casa famigliare.<br />

Quindi i mecenati della famiglia Grimani dovrebbero esser posti<br />

in fila cosi :<br />

I. Domenico Grimani, cardinale, fonda il museo proprio, con<br />

molte cose comperate o scavate in Roma, parte con altre dategli <strong>dal</strong><br />

padre Antonio, dappoi doge.<br />

II. Marco Grimani, patriarca di Aquileja.<br />

III. Giovanni Grimani II, il grande, patriarca di Aquileja.<br />

IV. Marino Grimani, doge.<br />

V. Antonio Grimani, vescovo di Torcello.<br />

Nel <strong>secolo</strong> XVII o XVIII sonovi altri nobili discendenti ed eredi<br />

di tanto amore per l'arte.<br />

Del Museo Grimani parla il Montfaucon nel suo diario italiano

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