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Le collezioni veneziane d'arte e d'antichita dal secolo XIV. ai nostri ...

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CCLXII<br />

Noi ci illudiamo di essere stati fra gli apostoli e colla coscienza<br />

tranquilla stiamo ritirandoci nelle solitudini degli studii, lieti die il<br />

governo abbia dato un accenno di discentramento per quanto riguarda<br />

le Antichità e Belle Arti coli' istituire una speciale direzione (ahimè<br />

sedente in Padova anziché in Venezia) degli Scavi e Monumenti, affi-<br />

dandola a dottissimo archeologo.<br />

Faccia essa qualcosa, noi le daremo ben volentieri le traccie per<br />

rinvenire i tesori archeologici che per molte miglia si ritroverebbero<br />

da « Capodargine a Grado » nel perimetro di cui la concione nomi-<br />

nava il doge alcuni secoli or sono.<br />

Ma si badi bene ; occorrono denari ed uomini e buon volere delle<br />

popolazioni e dei preposti ; pochi si adattano a buscar la malaria in<br />

gioventù e la povertà in vecchi<strong>ai</strong>a !<br />

E non a tutti è concesso quel fiuto del cacciatore a cui Beulè, lo<br />

scopritore dei Propilei di Atene, paragonava l' archeologo, colla diffe-<br />

renza che il cacciatore dà la morte ad un vivente e l'archeologo re-<br />

stituisce la vita ad un' oggetto morto.<br />

Il giorno in cui davamo le nostre dimissioni da Ispettore degli<br />

Scavi e Monumenti nelT Estuario, stanchi della noncuranza gover-<br />

nativa, invece della freccia che il Parto fuggente scagliava al troppo<br />

cupido romano, scoprivamo la pietra di fondazione della basilica di<br />

Torcello eretta per merito dell'imperatore Eraclio nel 641.<br />

Ed oggi nel chiudere questo capitolo, con grande compiacenza<br />

constatiamo <strong>dal</strong>l'opera del padre Secchi sulla Cattedra Alessandrina<br />

o di S. Marco, che abbiamo potuto cosi consuffragare il suo asserto<br />

della traslazione di tale monumento nel medesimo anno.<br />

Venne Eraclio per la Pannonia. Era egli allora monarca dell' Imperio : e avendo<br />

intese e ricercate le dispersioni degli abitanti delle città che i crudelissimi pagani ave-<br />

vano distrutte, riseppe che dietro il flagello s' erano tutti raccolti in un luogo solo,<br />

dove udì che era stata fondata una città circondata <strong>dal</strong>l'acqua. Ivi Eraclio volle che<br />

fosse costruito un palazzo, e concesse residenza, dove pure Elena Augusta, madre di<br />

Costantino, avea trasportata d' Alessandria una cattedra, nella quale si era seduto il<br />

Beatissimo Marco, predicando Cristo agli Alessandrini con l' evangelio suo. Trovò<br />

parimenti in quel luogo l'altra cattedra, su cui sedeva in Aquileia il Beato Ermagora,<br />

lasciatagli da Marco beatissimo suo maestro, vescovo della sede d'Alessandria. Dopo<br />

qualche filatessa sopra le sedi patriarcali, e i vicariati in esse costituiti da Pietro su-<br />

bordinandole alla romana, il cronista Altinate conchiude : Marco partì d' Aquileia dove

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