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Progetto Quasi: Studio di Caso - INValSI

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La struttura della giornata dei bambini è costante 135 e riconoscibile; pannelli sulle pareti (<strong>di</strong>segnati dai<br />

bambini) documentano l’alternarsi delle attività, così come, per quanto riguarda gli spazi, ogni plesso ha una<br />

sua mappa fatta dai bambini e posizionata sulle pareti all’ingresso. Questi “documenti” possono essere<br />

considerati degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> un lavoro intenzionale per rendere l’ambiente del bambino familiare.<br />

Punti <strong>di</strong> riferimento personali dei bambini.<br />

Il lavoro del Panel ha sottolineato questo aspetto e ci ha spinti a fare attenzione nel rilevare in che modo la<br />

personalizzazione dell’ambiente 136 si sarebbe espressa nelle scuole dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> caso.<br />

Nei plessi che abbiamo osservato è apparso chiaro, non solo lo sforzo intenzionale <strong>di</strong> documentare il lavoro<br />

ed i prodotti dei bambini, ma anche l’attenzione a pre<strong>di</strong>sporre, nei vari angoli, degli appositi spazi<br />

contrassegnati dal nome del bambino/bambina e de<strong>di</strong>cati alla raccolta <strong>di</strong> tutti i lavori svolti durante l’anno in<br />

quella particolare attività 137 . Con la rilegatura <strong>di</strong> questi materiali vengono prodotti <strong>di</strong>versi libri 138 per ogni<br />

bambino. Lo schema 139 che sottende tutti i libri è lo stesso e prevede, a seconda dell’attività a cui si riferisce,<br />

una fase in cui il bambino, giocando, esprime la sua “analisi” personale dell’eventuale esperienza fatta o<br />

sulle caratteristiche dell’animale, della forma, del personaggio considerato, seguita dal <strong>di</strong>segno e dall’invito<br />

a creare dei pensieri in rima sulle caratteristiche segnalate precedentemente. I pensieri così prodotti vengono<br />

poi scritti sui fogli con l’aiuto delle maestre. Il contesto educativo del plesso oltre a riportare i segni personali<br />

della presenza dei bambini mostra dal punto <strong>di</strong> vista relazionale dei riferimenti <strong>di</strong> figure adulte ben<br />

riconoscibili frutto sinergico <strong>di</strong> un’accurata <strong>di</strong>stribuzione dei tempi <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> intersezione e <strong>di</strong> sezione<br />

“curricolare”. Oltre a questi aspetti che ci sono apparsi più rilevanti, come il frutto <strong>di</strong> un pensiero e <strong>di</strong> una<br />

135 L’osservazione strutturata ha confermato quasi al minuto la scansione temporale della giornata così come <strong>di</strong>chiarata dalla<br />

scuola.<br />

136 Da Questionario Docenti: 9 insegnanti su 10 ritengono molto o abbastanza adeguata la personalizzazione degli<br />

ambienti dei plessi, mentre tutti ritengono che sia presente una personalizzazione delle cure dei bambini.<br />

137 DA Osservazione: Durante il laboratorio <strong>di</strong> logico-matematica “numerando” abbiamo ad esempio osservato che ogni bambino<br />

ha il suo personale banchetto arancione con il proprio nome <strong>di</strong>segnato , nell’angolo de<strong>di</strong>cato allo spazio e alla misura un grande<br />

cartellone dal titolo “Io sono alto così” vede affiancate alla scala metrica <strong>di</strong> misurale le linee corrispondenti alle rispettive altezze dei<br />

bambini sovrastate dal proprio <strong>di</strong>segno e nome. In altri angoli abbiamo ritrovato lo stesso sforzo <strong>di</strong> personalizzazione: nell’angolo<br />

de<strong>di</strong>cato al “corpo, spazio e misura” troviamo sulla parete, contrassegnate dal nome, cartelline trasparenti che contengono i <strong>di</strong>segni<br />

fatti dal bambino o dalla bambina <strong>di</strong> “michelino” ( il personaggio me<strong>di</strong>atore <strong>di</strong>dattico fondamentale nella strutturazione dell’attività<br />

in questo campo <strong>di</strong> esperienza).<br />

138 Alla base della produzione dei libri c’è un lavoro ed uno schema comune a tutti i campi <strong>di</strong> esperienza a cui questi si riferiscono:<br />

ad esempio nel “Libro sugli animali” , i bambini sono invitati a trarre le caratteristiche principali dell’animale che vengono prima<br />

<strong>di</strong>segnati e poi , per ognuno <strong>di</strong> loro, viene espresso dai bambini un pensiero utilizzando le rima. Alla fine il tutto viene sintetizzato<br />

in un libro personale.Oppure all’interno del <strong>di</strong>scorso dello sviluppo della creatività il bambino inventa delle storie (ad es. . “La<br />

principessa jenny” e l’insegnante trascrive i loro pensieri, poi la favola viene sintetizzata in sequenze e riprodotte in un libro<br />

in<strong>di</strong>viduale . A volte altre volte viene mo<strong>di</strong>ficata una storia già esistente. C’è il progetto <strong>di</strong> esporre questo tipo <strong>di</strong> libri nella<br />

biblioteca Civica. Altri libri che abbiamo visionati sono: La rappresentazione <strong>di</strong> “personaggi della scuola” (<strong>di</strong>rettore, bidella,<br />

maestre etc.) “Le forme in rima” , “Leggere e scrivere con il corpo” e dai Laboratori scientifici: “La preparazione dei dolci,<br />

“Numerando” (bambini <strong>di</strong> cinque anni, simboli numerici, gesti della mano e quantità)<br />

139 Costruzione del libro: i bambini mettono in sequenza i vari momenti dell’eventuale esperienza fatta e le varie azioni e viene<br />

costruita una copertina. L’insegnante viene vissuta come complice in quanto scrive il commento del <strong>di</strong>segno del bambino (per<br />

es. la rima). “il bambino apprende la magia dello scrivere prima ancora <strong>di</strong> apprenderne la competenza” sviluppando così un forte<br />

desiderio <strong>di</strong> apprendere. “non facciamo anticipazione, ma sviluppiamo il substrato psicologico presupposto degli<br />

appren<strong>di</strong>menti”.

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