Progetto Quasi: Studio di Caso - INValSI
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2.2.4 Professionalità degli operatori 47<br />
Per quello che riguarda la formazione la <strong>di</strong>rigente scolastica narra come nel corso del tempo si sia passati<br />
“...da riflessioni interne alla DD San Martino all'assunzione, dopo la fine del<br />
periodo <strong>di</strong> opacità, del ruolo <strong>di</strong> Polo <strong>di</strong> intercircolo per le scuole materne limitrofe.<br />
Lavorare con gli altri ti fa conoscere non per quello che si <strong>di</strong>ce nei gazzettini<br />
citta<strong>di</strong>ni delle chiacchiere, ma per quello che sei (nel bene e nel male). E così è<br />
stato anche per noi, perché seguire per anni alcuni percorsi formativi comuni, che<br />
si sono rivelati utili per chi vi ha preso parte, ha consentito <strong>di</strong> creare legami<br />
profon<strong>di</strong> con alcune scuole del territorio.”<br />
La progettazione della formazione, per consentire l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> un tema avviene su base pluriennale.<br />
Questo orientamento è testimoniato dalla narrazione della <strong>di</strong>rigente:<br />
“Le stesse modalità <strong>di</strong> costruzione dei modelli <strong>di</strong> formazione, pensate sempre in<br />
termini <strong>di</strong> pluriennalità per consentire una scansione non superficiale delle<br />
tematiche da affrontare, contribuiva a costruire terreni soli<strong>di</strong> su cui poggiare nuove<br />
scelte educative e creava linguaggio comune. L'alternanza <strong>di</strong> momenti teorici, con<br />
il coinvolgimento in gruppi <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong>scussione, documentazione, non<br />
permetteva a nessuno <strong>di</strong> assolvere ad un obbligo formativo (tale era allora<br />
l'aggiornamento), staccando l'ascolto o non collegando il capire con il fare.”<br />
La specificità <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> progettazione della formazione spiega probabilmente quanto affermato dai<br />
docenti a proposto del fatto che negli ultimi due anni raramente hanno proposto temi per le attività <strong>di</strong><br />
formazione e <strong>di</strong> aggiornamento. 48<br />
Dai risultati del questionario non si evidenzia una particolare coerenza tra la formazione in servizio, le<br />
esigenze in<strong>di</strong>viduali e la ricaduta sul lavoro quoti<strong>di</strong>ano.<br />
Per ciò che riguarda le opportunità <strong>di</strong> crescita e <strong>di</strong> sviluppo professionale offerte ai docenti è presente una<br />
sensazione <strong>di</strong> promozione in questi ambiti da parte della scuola. 49<br />
Inoltre i docenti riferiscono una piacevolezza nello svolgere quoti<strong>di</strong>anamente il proprio lavoro, piacevolezza<br />
che è tutta osservabile.<br />
Dall’analisi sull’osservazione condotta durante il laboratorio esperienziale sulla costruzione dei libri 50<br />
emerge una prevalenza dell’aspetto cognitivo su quello affetivo-emotivo e una modalità <strong>di</strong> lavoro<br />
prevalentemente in<strong>di</strong>viduale:<br />
47 In tabella sono riportati i titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> degli insegnanti della SI.<br />
Laurea lettere Laurea pedagogia Totale docenti Percentuale sul totale docenti<br />
1 3 13 38%<br />
Specializzazioni Totale docenti Percentuale sul totale docenti<br />
5 13 31%<br />
48 Questionario docenti <strong>Progetto</strong> <strong>Quasi</strong>.<br />
49 Questionario docenti <strong>Progetto</strong> <strong>Quasi</strong><br />
50 LIBRI INDIVIDUALI – CONTENUTI: 9 LIBRI SONO L’INDICAZIONE DELLE ATTIVITÀ CHE SI SVOLGONO ALL’INTERNO DELLA SCUOLA<br />
DELL’INFANZIA (“SCOPRO MATERIALI NUOVI, MANIPOLO”, “UNA PENNELLATA E UN SEGNO CURIOSO”, “DAL LABORATORIO DI GRAFICA”,<br />
“DALLA VASCA DELLA SABBIA”, “DAI DISCORSI E PAROLE”, “DAL LABORATORIO IL CORPO IN MOVIMENTO”, “IL CENTRO DELLE