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Progetto Quasi: Studio di Caso - INValSI

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Il raccordo della mission della scuola al territorio viene da noi letta in questo senso, come un mettere<br />

l’esigenza <strong>di</strong> aderire a certe finalità, in qualche modo rispondenti alla centralità istituzionale, al servizio <strong>di</strong> un<br />

territorio e <strong>di</strong> una comunità specifica.<br />

La presenza <strong>di</strong> una teoria della conoscenza e dello sviluppo che funge da raccordo all’interno delle varie<br />

attività: sia <strong>di</strong> quelle tratte dalle antiche tra<strong>di</strong>zioni, sia <strong>di</strong> quelle che hanno a che fare con le innovazioni<br />

tecnologiche. All’interno <strong>di</strong> questo percorso <strong>di</strong> sviluppo vengono in<strong>di</strong>viduati per ciascun or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> scuola<br />

presente nell’istituto, un criterio fondamentale per lo sviluppo dell’appren<strong>di</strong>mento e per la formazione della<br />

persona: i vari criteri 155 costituiscono i fili conduttori, ciò che traghetta il passato verso e dentro il futuro.<br />

Non da ultimo, attrici importanti e fondamentali, le insegnanti sono <strong>di</strong> fatto coloro che “me<strong>di</strong>ano”, mettendo<br />

in gioco le proprie etiche e le proprie aspettative, per quanto possibile, questi poli.<br />

Loro stesse ci hanno “narrato”, all’interno dei libri prodotti durante il laboratorio esperienziale, questo<br />

generale atteggiamento manicheo dove in qualche modo l’insegnante si fa me<strong>di</strong>atrice <strong>di</strong> questo passaggio da<br />

ciò che è cattivo a ciò che è buono, da ciò che è fantastico, che assume talvolta connotazioni negative, a ciò<br />

che è reale.<br />

Ci piace l’idea <strong>di</strong> poter concludere questa breve presentazione con le parole delle insegnanti, emerse nella<br />

mappa drammaturgica, evocando in qualche modo uno <strong>di</strong> questi possibili traghettamenti:<br />

♦ emerge la <strong>di</strong>cotomia realtà/immaginazione, bene/male, già osservata nei libri in<strong>di</strong>viduali, che potrebbe<br />

essere la narrazione <strong>di</strong> un passaggio <strong>di</strong> stato;<br />

♦ emergono i protagonisti: “un bambino gentile” e le fate (”nel regno delle fate”);<br />

♦ emerge un luogo: “nel regno delle fate”;<br />

♦ emerge uno stato temporale che identifica un momento <strong>di</strong> passaggio: “un giorno accade che…”;<br />

♦ emerge una sorta <strong>di</strong> “situazione emotiva” sospesa tra “realtà e fantasia” e tra “sogni e speranze”;<br />

♦ emergono le modalità attraverso le quali superare questo passaggio <strong>di</strong> stato del bambino: “sognando e<br />

immaginando”, “osservando con stupore il regno delle fate”, “giocando nel mondo della bontà”,<br />

“l’amicizia vince”;<br />

♦ emerge il punto <strong>di</strong> arrivo <strong>di</strong> questo passaggio: “inizia un’altra storia”, che grazie ad un piccolo lavoro<br />

sulle associazioni viene identificata nei termini <strong>di</strong> “impegno” e “consapevolezza”.<br />

155 Il criterio epistemologico (per la scuola dell’Infanzia, esprime un percorso <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento che, partendo dall’esperienza<br />

corporea, muove verso la rappresentazione attraverso vari co<strong>di</strong>ci, per poi rittornare all’esperienza con consapevolezze acquisite che<br />

permettono <strong>di</strong> fatto la possibilità <strong>di</strong> nominare l’esperienza stessa e i contesti a cui questa è connessa (conoscenza).<br />

Criterio Antropologico: “attenzione alla comunità che esprime cultura, ciò caratterizza il curricolo della scuola elementare. E’ la<br />

comunità che esprime la cultura e l’alunno la riceve attraverso la me<strong>di</strong>azione dell’insegnante.”<br />

Criterio Informatico (Enciclope<strong>di</strong>co-Informativo): Informazioni organizzate sistematicamente come metafore della mente, come<br />

computers che memorizzano in maniera esatta le informazioni, loro accessibilità, riferimento alle neuroscienze. Si sottolineano più<br />

gli aspetti dell’accessibilità all’informazione ( no<strong>di</strong> ) più che l’informazione stessa. Questo criterio caratterizza il curricolo della<br />

scuola me<strong>di</strong>a.

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