l'editoriale la riflessione la discussione temi e problemi Pedagogia ...
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Soprattutto, come pedagogisti, se anche possiamo dire di aver avuto<br />
una formazione simile, di aver assimi<strong>la</strong>to <strong>la</strong> medesima letteratura tecnica<br />
e, forse, di averne tratto in gran parte le medesime lezioni, più difficilmente<br />
potremmo affermare con certezza deduttiva che da quel<strong>la</strong> formazione<br />
omogenea ci deriva necessariamente una completa e non ambigua<br />
comunicazione professionale e, ancor più difficilmente, che siamo in<br />
grado di emettere giudizi professionali unanimi.<br />
In effetti, <strong>la</strong> fragilità epistemologica del<strong>la</strong> pedagogia, e <strong>la</strong> forse conseguente<br />
debolezza “politica”, che rappresenta una evidente peculiarità<br />
del<strong>la</strong> natura dal<strong>la</strong> comunità scientifica dei pedagogisti è ciò che salta<br />
immediatamente agli occhi di un giovane ricercatore, cui <strong>la</strong> propria comunità<br />
scientifica ha chiesto di “consegnare possibili paradigmi pedagogici<br />
[…] [che] dovrebbero illuminare <strong>la</strong> teoria e l’azione educativa del<br />
XXI secolo”.<br />
È chiaro quindi come <strong>la</strong> <strong>riflessione</strong> sul<strong>la</strong> comunità scientifica non sia<br />
legata solo all’occasione, più unica che rara, di trovarse<strong>la</strong> tutta davanti<br />
(tale, in effetti, è <strong>la</strong> natura delle riunioni Siped), ma ritengo che nel collegamento<br />
fra il paradigma di una disciplina e <strong>la</strong> comunità scientifica che<br />
lo esprime in un dato momento del<strong>la</strong> storia si trovi oggi una zona critica<br />
di fragilità del<strong>la</strong> pedagogia e perciò rappresenti uno dei principali nuclei<br />
problematici del<strong>la</strong> <strong>riflessione</strong> pedagogica.<br />
Non ho certo l’intenzione, né ne avrei le capacità, di affrontare compiutamente<br />
qui questa vastissima questione, tuttavia ritengo che una <strong>riflessione</strong><br />
epistemologica sul<strong>la</strong> pedagogia sia ancora (o di nuovo) un tema<br />
all’ordine del giorno e che questa troverebbe un produttivo stimolo dal<br />
confronto fra il paradigma e <strong>la</strong> comunità che lo esprime e al quale, al<br />
tempo stesso, si riferisce. In partico<strong>la</strong>re tale questione appare imprescindibile<br />
per i giovani ricercatori che, come me, si pongono drammaticamente<br />
una domanda sul senso del<strong>la</strong> propria appartenenza ad una comunità<br />
scientifica sempre meno riconosciuta e sempre più marginalizzata.<br />
Ed è proprio in quanto giovane che cercherò di fare alcune iniziali<br />
riflessioni sul paradigma condiviso dal<strong>la</strong> nostra comunità scientifica,<br />
tentando di offrire un punto di vista che tenga conto anche di una dimensione<br />
storico-generazionale.<br />
Dopo le risposte di tipo ideologico degli anni Settanta, quelle di tipo<br />
scientista degli anni Ottanta (Frabboni, Pinto Minerva, 1994; Cambi, 1986;<br />
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