l'editoriale la riflessione la discussione temi e problemi Pedagogia ...
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<strong>Pedagogia</strong> speciale<br />
Coordinatore: Andrea Canevaro<br />
Una precisa identità nell’appartenenza.<br />
“Come scienza che studia l’educazione, <strong>la</strong> <strong>Pedagogia</strong> Speciale è strettamente<br />
corre<strong>la</strong>ta al<strong>la</strong> pedagogia generale, come questa trae origine e fondamento dal<strong>la</strong><br />
necessità di rispondere ai vari aspetti e bisogni dell’educabilità umana e pone<br />
l’educazione al centro del proprio pensiero. La pedagogia speciale pensa all’educazione<br />
e continuamente e<strong>la</strong>bora una sua teoria sull’educazione, non può farne<br />
a meno […]” (L. D’Alonzo, L’impegno del gruppo dei docenti universitari<br />
di pedagogia speciale, in “L’integrazione sco<strong>la</strong>stica e sociale”, Erickson,<br />
Gardolo di Trento, 2004).<br />
L’ultimo libro di Paul Ricoeur (Parcours de <strong>la</strong> reconnaissance, Stock,<br />
Paris, 2004) è dedicato al riconoscimento. E il gruppo di <strong>Pedagogia</strong> Speciale<br />
del<strong>la</strong> SIPED ha preso in esame non l’opera del filosofo francese –<br />
anche se sarebbe utile farlo – ma il tema che essa tratta. Che è specu<strong>la</strong>re<br />
fra studiosi del<strong>la</strong> disabilità e soggetti disabili. In entrambe, vi è <strong>la</strong> necessità<br />
di affrontare il tema del riconoscimento, e quindi dell’identità. Ma<br />
quest’ultimo aspetto è nello stesso tempo una necessità e un rischio. L’affermazione<br />
dell’identità può esasperare il bisogno di essere riconosciuti,<br />
come può rendere ossessiva l’affermazione di una specificità assoluta.<br />
È per questo che noto una convergenza, non prevista, nel<strong>la</strong> <strong>riflessione</strong><br />
del gruppo e nell’e<strong>la</strong>borazione, artico<strong>la</strong>ta e ricca, di Paul Ricoeur. La<br />
paro<strong>la</strong> “riconoscimento” contiene diversi significati, in una polisemia<br />
fra le più ampie, ma riconducibile al<strong>la</strong> trilogia del riconoscere nell’altro<br />
tratti già presenti nel<strong>la</strong> propria vita, del riconoscersi in ciò che si compie<br />
e del riconoscere un elemento di verità. Si potrebbe aggiungere il riconoscimento<br />
nel senso del<strong>la</strong> riconoscenza. Tutti questi significati<br />
riconducono all’identità, ma connessa inscindibilmente all’appartenenza.<br />
Ed è in questo che troviamo le ragioni tanto di chi vive <strong>la</strong> disabilità<br />
che chi se occupa a livello scientifico. In entrambe, vi è il rischio di scindere<br />
il binomio identità-appartenenza. La tentazione è forte, e il gruppo<br />
<strong>la</strong>vora su questo.<br />
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