l'editoriale la riflessione la discussione temi e problemi Pedagogia ...
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<strong>la</strong> Seveso è cambiata <strong>la</strong> realtà familiare e le dinamiche intra-familiari,<br />
sono mutate le re<strong>la</strong>zioni nei rapporti di coppia e nell’assunzione dei ruoli<br />
genitoriali ed è quindi radicalmente mutata anche l’identità del<strong>la</strong> donna<br />
che si ripensa all’interno di questi mutamenti.<br />
Gli aspetti patologici del femminile sono evidenziati da Maria<br />
Antonel<strong>la</strong> Ga<strong>la</strong>nti che sottolinea lo stretto e peculiare legame tra psichiatria<br />
e condizione femminile proprio perchè le donne pagano spesso<br />
<strong>la</strong> realizzazione di sé in termini anche di forte tensione emotiva, generata<br />
dal<strong>la</strong> conflittualità tra aspettative familiari e sociali ed aspettative<br />
soggettive e individuali. A maggior ragione vivono in una situazione di<br />
stress sospese tra radici ancestrali e nuovi imperativi del consumismo occidentale<br />
le donne immigrate, che spesso il nostro mondo si autorappresenta<br />
in forme stereotipate e manipo<strong>la</strong>te da una informazione spesso distorta<br />
dal<strong>la</strong> politica e dalle contrapposizioni etniche e religiose.<br />
In questo contesto di difficoltà identitarie e di stress esistenziali e di<br />
marginalità sociale e <strong>la</strong>vorativa, si colloca il tentativo forte espresso dal<br />
saggio di Luisa Santelli Beccegato dove, partendo dal<strong>la</strong> premessa che <strong>la</strong>vorare<br />
per <strong>la</strong> pace richiede intelligenza e coraggio, sono poste in evidenza<br />
le strette connessioni esistenti tra i movimenti a sostegno dei diritti<br />
delle donne e dei ceti più marginali (infanzie del terzo e quarto mondo,<br />
immigrati, disabili, homeless) e le politiche a favore del<strong>la</strong> pace proprio<br />
perchè <strong>la</strong> prima opzione è inscindibile dal<strong>la</strong> seconda. Il saggio evidenzia<br />
e valorizza le connessioni tra politica, etica ed economia quali elementi<br />
utili all’organizzazione di rapporti più democratici e giusti tra gli esseri<br />
umani, ridando significato valoriale e centrale all’educazione definita<br />
con le parole di Dewey “supremo interesse umano”.<br />
Altri interessanti <strong>temi</strong> sono rintracciabili nel volume: il post-femminismo<br />
come “opportunità dell’educazione contemporanea” di Velleda<br />
Bolognari, <strong>la</strong> quale valuta criticamente i principi a cui ispiriamo oggi<br />
l’educazione delle giovani donne, da un <strong>la</strong>to circondate dall’apparente<br />
protezione di una deludente parità, dall’altro indirizzate a farsi soggetti<br />
sessuati con riferimenti ontologici che però sono troppo deboli. Viene<br />
affrontato, inoltre, il nesso tra gli studi di genere e le nuove tecnologie<br />
che spesso evidenziano e rimandano nel<strong>la</strong> ragnate<strong>la</strong> virtuale a sempre<br />
nuovi indirizzi e sempre nuove ed inedite conoscenze, come viene esposto<br />
in un saggio molto attuale del<strong>la</strong> ricercatrice fiorentina Maria Rita<br />
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