NELLO SPECCHIO DEL PASSATO - biblioteca galilei trieste
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gente; aveva riservato alle vedove e ai mendicanti diritti eccezionali<br />
nell'uso dell'ambiente. La "pax oeconomica" ravvisa nell'ambiente una<br />
risorsa scarsa destinata a essere sfruttata in modo ottimale nella<br />
produzione delle merci e nella fornitura di servizi professionali.<br />
Storicamente, questo è il significato dello sviluppo: cominciando con il<br />
racchiudere in un terreno cintato le pecore del signore, per arrivare a<br />
recingere strade destinate esclusivamente alla circolazione delle<br />
automobili e a restringere l'accesso agli impieghi desiderabili a coloro<br />
che abbiano almeno dodici anni di educazione scolastica. Lo sviluppo<br />
ha sempre significato la violenta esclusione di coloro che<br />
sopravvivevano mediante i valori d'uso dell'ambiente, senza dipendere<br />
dal consumo. La "pax oeconomica" significa guerra agli usi civici,<br />
all'ambiente di uso comune.<br />
In terzo luogo, la nuova pace promuove un nuovo tipo di guerra<br />
fra i sessi. La transizione dalla tradizionale lotta per il dominio a questa<br />
nuova guerra totale fra uomini e donne è probabilmente il meno<br />
analizzato fra gli effetti collaterali della crescita. Anche questa guerra è<br />
un risultato inevitabile della cosiddetta crescita delle forze produttive,<br />
processo che implica un monopolio sempre più completo del lavoro<br />
salariato su ogni altra forma di lavoro. E anche questa è un'aggressione.<br />
Il monopolio del lavoro salariato comporta aggressione nei confronti di<br />
una caratteristica comune a tutte le società orientate alla sussistenza.<br />
Esse possono essere tanto diverse fra loro quanto il Giappone, la Francia<br />
e le Isole Figi; ma tutte hanno una caratteristica centrale in comune: tutti<br />
i compiti rilevanti per la sussistenza vengono assegnati, in maniera<br />
specifica rispetto al genere, a uomini o a donne. L'insieme dei compiti<br />
necessari e culturalmente definiti varia da società a società, ma ciascuna<br />
distribuisce i vari compiti possibili agli uomini o alle donne, e lo fa<br />
secondo un disegno suo proprio. Non esistono due culture che<br />
distribuiscano i compiti nello stesso modo. In ciascuna cultura,<br />
'diventare adulti' significa crescere nel contesto delle attività che lì, e<br />
solo lì, sono caratteristiche dell'uomo o della donna. Essere uomo o<br />
donna, nelle società preindustriali, non è un tratto secondario<br />
sovrapposto a un essere umano privo di genere: è la caratteristica<br />
fondamentale dell'individuo in ogni sua azione. Crescere non significa<br />
venire 'educati', ma crescere nella vita, agendo come donna o come<br />
uomo. Nelle società tradizionali, la pace dinamica fra uomini e donne