NELLO SPECCHIO DEL PASSATO - biblioteca galilei trieste
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degrado. La parola 'disvalore' può essere messa in rapporto con il<br />
degrado del valore proprio come l'entropia è in rapporto con il degrado<br />
dell'energia. L'entropia è una misura del passaggio dell'energia a una<br />
forma non più convertibile in 'lavoro' fisico.<br />
'Disvalore' esprime quel deterioramento dell'ambiente di uso<br />
comune e della cultura, per effetto del quale il lavoro tradizionale è<br />
privato della sua capacità di assicurare la sussistenza. In questo<br />
l'analogia fra i due concetti è abbastanza stretta da giustificare il salto<br />
metaforico dall'astrofisica ai moderni stili di vita e viceversa.<br />
So bene che la parola 'disvalore' non è d'uso comune. Una cosa in<br />
precedenza ritenuta preziosa può svalutarsi; le azioni di una società<br />
possono perdere valore; le monete antiche possono aumentare di valore;<br />
la sociologia critica può assumere una posizione neutra rispetto ai<br />
valori; un amore insincero non ha valore. In tutte queste applicazioni il<br />
parlante dà per scontato il significato della parola valore.<br />
Nell'uso corrente, dunque, 'valore' può significare quasi ogni cosa.<br />
Anzi, può sostituire il concetto di 'bene'. 'Valore' è nato dallo<br />
stesso atteggiamento mentale che, nella seconda metà del secolo scorso,<br />
ha prodotto i concetti di 'forza lavoro', 'rifiuto', 'energia' ed 'entropia'.<br />
Il concetto di disvalore consente di mostrare sia le omologie sia le<br />
contraddizioni che esistono fra il degrado fisico e quello sociale.<br />
Mentre il 'lavoro' in fisica tende ad aumentare l'entropia, la<br />
produttività economica del lavoro si basa sulla precedente<br />
svalorizzazione dell'attività di sussistenza. I rifiuti e il degrado sono di<br />
solito considerati effetti collaterali della produzione di valori. Io<br />
suggerisco esattamente l'opposto: sostengo che l'accumulazione di<br />
valore economico è possibile soltanto grazie alla precedente<br />
trasformazione della cultura in 'rifiuto', trasformazione che può essere<br />
vista anche come creazione di disvalore.