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Linee di Indirizzo regionali per la Ristorazione nelle strutture ...

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COME PREVENIRE LA MALNUTRIZIONE<br />

NELL’ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO E<br />

ASSISTITO A DOMICILIO<br />

La popo<strong>la</strong>zione anziana è ad elevato rischio ed<br />

elevata prevalenza <strong>di</strong> malnutrizione.<br />

L’istituzionalizzazione a volte acuisce il rischio <strong>di</strong><br />

un’alterazione dello stato nutrizionale.<br />

Poiché è <strong>di</strong>fficile valutare con correttezza lo stato<br />

nutrizionale <strong>nelle</strong> <strong>per</strong>sone anziane attraverso le<br />

usuali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> anamnesi alimentare, <strong>di</strong><br />

valutazione antropometrica, clinica o biochimica, è<br />

in<strong>di</strong>cato un approccio preventivo attraverso il<br />

riconoscimento dei fattori <strong>di</strong> rischio che possono<br />

condurre a malnutrizione.<br />

L'identificazione <strong>di</strong> fattori specifici dovrebbe<br />

rendere possibile l'inquadramento <strong>di</strong> gruppi o <strong>di</strong><br />

soggetti che possono essere partico<strong>la</strong>rmente<br />

esposti a malnutrizione oppure che possono<br />

essere già malnutriti.<br />

Una volta che i più importanti fattori <strong>di</strong> rischio <strong>per</strong><br />

malnutrizione, sia <strong>per</strong> gruppi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui che <strong>per</strong> i<br />

singoli soggetti, siano stati identificati, il passo<br />

successivo è quello <strong>di</strong> decidere <strong>per</strong> ognuno quali<br />

siano le azioni necessarie <strong>per</strong> prevenire o <strong>per</strong><br />

curare <strong>la</strong> malnutrizione, anche con cambiamenti a<br />

livello dell’organizzazione assistenziale.<br />

Il primo approccio è naturalmente, semplice e<br />

basi<strong>la</strong>re: nei soggetti a rischio <strong>di</strong> malnutrizione<br />

devono essere riconosciuti i segni in<strong>di</strong>catori<br />

cosicché possa essere intrapresa un’efficace e<br />

precoce azione preventiva.<br />

Deve essere tenuto a mente che il riconoscimento<br />

dei fattori <strong>di</strong> rischio <strong>per</strong> malnutrizione e l'eventuale<br />

azione intrapresa <strong>per</strong> prevenir<strong>la</strong> devono essere<br />

responsabilità <strong>di</strong> molteplici <strong>per</strong>sone, inserite nel<strong>la</strong><br />

rete assistenziale domiciliare o residenziale<br />

extraospedaliera.<br />

Oltre, ovviamente, al <strong>per</strong>sonale me<strong>di</strong>co e<br />

infermieristico, devono essere preparati anche gli<br />

addetti all’assistenza, ma potrebbero essere<br />

coinvolti, nello stesso modo, i membri del<strong>la</strong><br />

famiglia o i vicini.<br />

Tra i vari strumenti proposti è da segna<strong>la</strong>re <strong>per</strong><br />

l’estrema semplicità d’applicazione il MUST che è<br />

uno screening in cinque fasi (step) <strong>per</strong> identificare<br />

gli adulti che siano malnutriti, a rischio <strong>di</strong><br />

malnutrizione.<br />

Esso include anche delle linee guida che possono<br />

essere utili <strong>per</strong> sviluppare un piano assistenziale.<br />

Può essere utilizzato negli ospedali, <strong>nelle</strong> <strong>strutture</strong><br />

residenziali extraospedaliere e a domicilio e può<br />

essere usato da tutto il <strong>per</strong>sonale d’assistenza.<br />

In conclusione, il riconoscimento dei fattori <strong>di</strong><br />

rischio <strong>per</strong> malnutrizione e l'eventuale azione<br />

intrapresa <strong>per</strong> prevenir<strong>la</strong> devono prevedere un<br />

approccio integrato tra servizi sanitari, sociali,<br />

socio-assistenziali e socio-economici.<br />

14<br />

L’esigenza <strong>di</strong> intersettorialità, oltre ovviamente al<br />

<strong>per</strong>sonale me<strong>di</strong>co, infermieristico e sociale, deve<br />

svilupparsi a livello del<strong>la</strong> comunità stessa con il<br />

coinvolgimento dei membri del<strong>la</strong> famiglia, qualora<br />

presenti, del vicinato e dei gruppi sociali.<br />

Possiamo in<strong>di</strong>viduare alcuni “in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> qualità<br />

assistenziale” (sanitaria, sociale e alberghiera)<br />

del<strong>la</strong> residenzialità extraospedaliera e del<strong>la</strong><br />

domiciliarità che possono fornire delle risposte<br />

all’azione <strong>di</strong> prevenzione del<strong>la</strong> malnutrizione:<br />

1. l’assistenza al<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona, in partico<strong>la</strong>re<br />

durante <strong>la</strong> consumazione del pasto,<br />

anche con il supporto <strong>di</strong> familiari e<br />

volontariato;<br />

2. l’alimentazione degli anziani, sotto<br />

l’aspetto qualitativo e quantitativo, è un<br />

fattore qualificante se va incontro a quelle<br />

che sono le necessità e le aspettative<br />

degli anziani;<br />

3. <strong>la</strong> competenza professionale nel<strong>la</strong><br />

valutazione dello stato nutrizionale degli<br />

anziani e nel<strong>la</strong> in<strong>di</strong>viduazione dei fattori <strong>di</strong><br />

rischio <strong>di</strong> malnutrizione, che riguarda sia il<br />

<strong>per</strong>sonale sanitario (infermieri e me<strong>di</strong>ci)<br />

che il <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong> assistenza;<br />

4. <strong>la</strong> formazione professionale, in materia<br />

nutrizionale, del <strong>per</strong>sonale me<strong>di</strong>co,<br />

infermieristico e addetto all’assistenza e<br />

del <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong> cucina.<br />

Un partico<strong>la</strong>re cenno merita il <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong><br />

assistenza e <strong>di</strong> cucina: affinché l’assistenza agli<br />

anziani da parte loro sia ottimale, è necessario<br />

che gli o<strong>per</strong>atori non solo siano in numero<br />

adeguato alle necessità ma, anche, competenti in<br />

tutte le attività che svolgono.<br />

Tra queste, vi è compreso l’alimentare gli anziani,<br />

<strong>per</strong> cui sono importanti le conoscenze nutrizionali<br />

che aiutano a capire meglio le esigenze degli<br />

ospiti e ad interagire più favorevolmente con loro.<br />

Importante è anche <strong>la</strong> loro formazione in termini <strong>di</strong><br />

re<strong>la</strong>zione con gli anziani affetti da demenza <strong>di</strong><br />

vario tipo. Analogamente si può par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong><br />

competenza dei cuochi.<br />

Sono stati specificamente e<strong>la</strong>borati degli in<strong>di</strong>catori<br />

<strong>di</strong> qualità assistenziale, sia <strong>per</strong> <strong>la</strong> residenzialità<br />

extraospedaliera che <strong>per</strong> <strong>la</strong> domiciliarità, che<br />

possono essere semplici e vali<strong>di</strong> strumenti<br />

utilizzabili sia in un’ottica <strong>di</strong> gestione che <strong>di</strong><br />

verifica esterna. (tabelle 1 e 2).

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