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Lotta Continua e Potere Operaio. Ma l’autentica nota dolente,<br />
mai veramente indagata con franchezza, sta nella mancata consapevolezza<br />
della propria identità sociale e politica da parte dei ragazzi<br />
con gli occhi cattivi, come acutamente fa notare Silvio Lanaro<br />
nella sua Storia dell’Italia repubblicana.<br />
D’altronde se gli studenti irriducibilmente radicali s’intruppano<br />
quasi tutti in formazioni marxiste-leniniste non è<br />
perché finalmente si imbattono nella classe operaia in carne<br />
e ossa ma perché anche l’embrione di una “società aperta”<br />
– cioè non corporativa, non autoritaria, non governata da<br />
dinastie e da cariche ascrittive – in Italia non è mai esistito,<br />
e pertanto la lotta di classe ha sempre agito da surrogato di<br />
una ideologia di conflitto, come ingrediente primario di<br />
ogni patto sociale.<br />
La mancanza di una “società aperta”, condivisa in parte con la vicina<br />
Francia, il persistere di provincialismo e corporativismo,<br />
l’ossessivo richiamarsi al mito di una classe operaia della quale si<br />
poteva già intravedere la futura marginalità limitarono la forza<br />
rinnovatrice del sessantotto italiano, il quale era ben lontano dal<br />
diventare un grande movimento libertario e antiautoritario basato<br />
su una reale progettualità politica. Al contrario si assistette alla<br />
proliferazione di gruppi estremistici, dallo sguardo perlomeno<br />
anacronistico, in netta controtendenza rispetto all’inevitabile allargamento<br />
della società e alla diversificazione dei comportamenti<br />
individuali preannunciati dall’esplosione dei consumi del decennio<br />
precedente. Movimento libertario radicale che invece, per<br />
esempio, era forte negli Stati Uniti, come ha sottolineato Paul<br />
Berman in Sessantotto, e che poi sempre secondo Berman – ma<br />
questa è un’affermazione molto più discutibile – alla fine degli<br />
anni ottanta confluì in quella grande spinta liberale e riformista –<br />
neoliberista, aggiungerei – che ha caratterizzato la politica occidentale<br />
degli anni novanta, naturalmente antagonista alle ultime<br />
dittature comuniste e al proliferare dell’integralismo islamico. Ma<br />
al di là di ogni possibile opinione sulla giustezza ed esportabilità<br />
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