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da una straordinaria arroganza e fatalmente privi di una motivata<br />

coscienza di classe, nonché del senso del ridicolo. È curioso che<br />

Toscano, parlando davanti a un’assemblea formata perlopiù da<br />

studenti borghesi, accusasse lo spontaneismo di essere, nientemeno,<br />

una “deviazione borghese”.<br />

Le poche formazioni, specialmente di area libertaria e situazionista,<br />

che cercarono di mantenere una visione lucida del quadro<br />

politico denunciando senza mezzi termini la svolta autoritaria<br />

del movimento vennero subito messe al bando e spesso anche aggredite<br />

fisicamente, con l’accusa di essere composte da fascisti o<br />

perlomeno da provocatori. La stessa sorte fu riservata agli eredi<br />

della tradizione beat e underground (il gruppo più importante si<br />

riunirà nel 1970 intorno al giornale milanese “Re Nudo”), emarginati<br />

perché espressione di un “problematicismo piccoloborghese”.<br />

Preziosa a questo proposito la riflessione di Nanni Balestrini e<br />

Primo Moroni in L’orda d’oro:<br />

Questa svolta organizzativa, quantunque determinata da<br />

un processo di costrizione reale, ebbe come conseguenza<br />

immediata l’eliminazione e l’emarginazione di tutta l’area<br />

creativa-esistenziale (libertaria-beat-underground-situazionista)<br />

dal territorio delle università, mentre contribuì in<br />

modo determinante alla divisione del movimento in gruppi<br />

e partitini, spesso patetica imitazione dei modelli maggiori.<br />

Cadenzate dalla bolsa retorica militante e gestite seguendo burocraticamente<br />

una seriosa regolamentazione pratica, le adunate assembleari<br />

si trasformarono nel luogo principe della militanza politica,<br />

dove si facevano largo le personalità dei vari leaderini, impegnati<br />

nella lotta per l’egemonia di un movimento sempre più<br />

chiuso in se stesso, completamente incapace di parlare all’intero<br />

corpo studentesco e, a maggior ragione, di trovare una modalità<br />

di confronto con il paese. Ragazzi barbuti e precocemente invecchiati,<br />

che per emergere dovevano vincere una spietata concorrenza<br />

interna, furono i protagonisti di questa tendenza già crepu-<br />

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