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Bombe a grappolo, proiettili all'uranio impoverito ... - ImageShack

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Vent’anni fa la secolarizzazione<br />

sembrava un destino<br />

inevitabile di tutte le<br />

società moderne dell’Occidente.<br />

Quindici anni fa<br />

si scioglieva la Democrazia<br />

cristiana. Nel nuovo secolo le cose sono<br />

molto cambiate, tanto da indurre un famoso<br />

sociologo americano (Peter Berger) a intitolare<br />

un suo volume La de-secolarizzazione<br />

del mondo. È cresciuta l’influenza dei<br />

fondamentalismi nell’ambito delle grandi<br />

religioni monoteiste che hanno in comune<br />

l’idea che la vita sociale e la comunità politica<br />

debbano essere guidate dai principi religiosi.<br />

Un’idea che può rassicurare e dare<br />

senso all’esistenza, oltre a offrire un terreno<br />

fecondo per ridefinire le identità di molte<br />

formazioni politiche della destra (il fenomeno<br />

dei cosiddetti teocon). Si moltiplicano<br />

d’altra parte gli interventi di esponenti e<br />

istituzioni religiose sulla scena politica nazionale<br />

e internazionale.<br />

Con papa Ratzinger si è avviata una svolta<br />

importante negli atteggiamenti verso la<br />

politica rispetto al papato di Wojtyla, come<br />

ha rilevato su queste pagine Giuseppe Di<br />

Leo. La Chiesa aveva da tempo posto la sordina<br />

sulla questione del divorzio. Era diventata<br />

di fatto più tollerante in materia di<br />

morale sessuale (i rapporti prematrimoniali,<br />

l’uso del condom); e si erano trasformati<br />

in parallelo anche gli atteggiamenti (e<br />

i comportamenti) dei credenti. I divorziati<br />

risposati sono stati progressivamente ri-accolti<br />

nella comunità ecclesiale. L’impegno<br />

La debole<br />

posizione<br />

del mondo<br />

laico<br />

di Roberto<br />

Biorcio<br />

sociologo<br />

La Chiesa<br />

è contro i Dico<br />

per affermare<br />

l’identità<br />

dei cattolici<br />

contesti<br />

delle istituzioni religiose si era concentrato<br />

soprattutto su questioni relative alla vita e<br />

alla morte (aborto, eutanasia, procreazione<br />

assistita). In queste settimane assistiamo a<br />

una grande mobilitazione sui Dico, con posizioni<br />

di assoluta intransigenza. Fino a pochi<br />

mesi fa anche la maggioranza dei cattolici<br />

praticanti era favorevole a riconoscere<br />

alle coppie di fatto una serie di garanzie e<br />

diritti. Oggi invece alla battaglia contro i<br />

Dico si attribuisce un grande significato<br />

simbolico, quasi un certificato per l’identità<br />

e l’appartenenza cristiana. Per dare forza e<br />

rilevanza alla mobilitazione, si tenta di intrecciare<br />

strettamente la questione con il<br />

problema dei diritti degli omosessuali, oggetto<br />

di pregiudizi ancora molto diffusi in<br />

Italia indipendentemente dalle credenze<br />

religiose. La campagna ha trovato i laici<br />

spesso spiazzati, imbarazzati e in difficoltà.<br />

Quando c’era la Dc, le indicazioni delle gerarchie<br />

erano percepite come vincolanti soprattutto<br />

per quel partito. Le altre forze politiche<br />

si sentivano libere di esprimere posizioni<br />

diverse. E non mancavano fenomeni<br />

di dissenso anche nel mondo cattolico.<br />

Oggi il centrodestra si mostra<br />

sempre più sensibile e<br />

allineato con gli appelli alla<br />

mobilitazione di papa<br />

Ratzinger. Il voto dei cattolici<br />

che, fino al 2001, si<br />

era distribuito senza troppe differenze fra<br />

le principali coalizioni politiche, nelle ultime<br />

elezioni si è molto più orientato a favore<br />

della Cdl. Tende a rafforzarsi anche in Italia<br />

il legame fra religione e orientamenti politici<br />

di centrodestra. La posizione dell’Unione<br />

sulla questione dei Dico appare d’altra<br />

parte molto incerta e contraddittoria. Se<br />

emergessero infatti rilevanti contrapposizioni<br />

con le autorità ecclesiastiche, la maggioranza<br />

in Parlamento rischierebbe di andare<br />

in crisi. E potrebbero sorgere difficoltà<br />

insormontabili nella costruzione del Partito<br />

democratico. La mobilitazione dei laici a<br />

favore dei Dico appare perciò molto più debole<br />

di quella che aveva difeso le leggi sul<br />

divorzio e sull’aborto. Restano attivi soprattutto<br />

i gruppi e le associazioni per i diritti<br />

di gay e lesbiche, con il risultato di offrire<br />

un involontario sostegno al tentativo<br />

di far coincidere la questione dei Dico con<br />

quella dei matrimoni fra omosessuali.

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