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Bombe a grappolo, proiettili all'uranio impoverito ... - ImageShack

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Il Belgio non<br />

ama le bombe<br />

Approvata una legge che proibisce<br />

il finanziamento dei produttori di<br />

ordigni a <strong>grappolo</strong> e di mine antiuomo<br />

di Beniamino Bonardi<br />

Il Belgio è il primo<br />

Paese ad aver approvato<br />

una legge che<br />

vieta concessioni di<br />

crediti e investimenti in società<br />

che fabbricano mine<br />

antiuomo o bombe a <strong>grappolo</strong>,<br />

le “cluster bomb”. Il<br />

provvedimento, proposto<br />

dal capogruppo dei senatori<br />

socialisti, Philippe Mahoux,<br />

è stato approvato definitivamente<br />

dalla Camera dei rappresentanti<br />

il primo marzo.<br />

Un anno fa, il Belgio era stato<br />

il primo Paese al mondo a<br />

proibire la fabbricazione, lo<br />

stoccaggio, l’utilizzo e la<br />

commercializzazione delle<br />

“cluster bomb”, composte da<br />

piccoli ordigni raggruppati<br />

in un contenitore, che si apre<br />

a mezz’aria e li sparge su di<br />

una vasta aerea. Secondo<br />

Amnesty International, «so-<br />

in breve www.rsinews.it<br />

Opere di bene. Al Fondo globale<br />

contro Aids, malaria e tubercolosi<br />

sono andati 18 milioni<br />

di dollari, l’investimento<br />

pubblicitario è stato di 100<br />

milioni. È il bilancio della campagna<br />

Product red, promossa<br />

un anno fa da Bono degli U2<br />

con aziende come Gap, Motorola,<br />

Apple, Armani e American<br />

Express.<br />

no di fatto mine antipersona»,<br />

dato che molte di esse<br />

non esplodono all’impatto e<br />

restano sul terreno, diventando<br />

una minaccia letale<br />

per la popolazione civile.<br />

Con il nuovo provvedimento<br />

il Parlamento belga affronta<br />

il lato finanziario della questione,<br />

e stabilisce una responsabilità<br />

penale, assimilata<br />

a quella del finanziamento<br />

del terrorismo, per le istituzioni<br />

finanziarie. È prevista<br />

anche la compilazione di<br />

una “lista nera” di imprese<br />

che producono mine antipersona<br />

o bombe a <strong>grappolo</strong>, cui<br />

sarà vietata la concessione di<br />

credito e in cui non sarà consentito<br />

l’investimento, neppure<br />

attraverso i fondi.<br />

Secondo un rapporto dell’Ong<br />

belga Netwerk Vlaanderen,<br />

sono 68 le istituzioni<br />

Dow Chemical multata. Per<br />

aver corrotto funzionari governativi<br />

indiani, dal 1996 al<br />

2001, con 200.000 dollari in<br />

bustarelle e regalie, per ottenere<br />

l’autorizzazione alla vendita<br />

di alcuni pesticidi. La<br />

multa, di 325.000 dollari, è<br />

stata decisa dalla Sec, la<br />

Commissione di controllo sulla<br />

Borsa statunitense.<br />

economiaetica spa<br />

Un volantino per spiegare i pericoli delle bombe ai bambini del Laos<br />

finanziarie, di 13 Paesi, che<br />

nel periodo 2004-2007 hanno<br />

concesso finanziamenti,<br />

pari a 10 miliardi di euro, a sei<br />

imprese produttrici di bombe<br />

a <strong>grappolo</strong>: le statunitensi<br />

GenCorp, Lockheed Martin,<br />

Raytheon e Textron, la francese<br />

Thales e l’olandese Eads.<br />

Secondo l’associazione belga,<br />

in Italia il finanziamento ai<br />

produttori di cluster bomb<br />

vede coinvolte Mediobanca e<br />

Unicredit.<br />

A fine febbraio, a Oslo, 46 dei<br />

49 Paesi partecipanti alla<br />

Conferenza sulle cluster<br />

bomb, tra cui Italia, Inghilterra,<br />

Francia e Canada, si sono<br />

impegnati ad approvare,<br />

entro il 2008, un trattato che<br />

ne proibisca «l’uso, la produzione,<br />

la vendita e le scorte».<br />

Contro la risoluzione hanno<br />

votato Polonia, Romania e<br />

Giappone, mentre Paesi come<br />

Stati Uniti, Russia, Cina,<br />

Israele, India e Pakistan non<br />

hanno neppure partecipato<br />

alla Conferenza.<br />

Fuorviante, ingannevole e<br />

male intenzionata. Così il relatore<br />

Onu per il diritto all’alimentazione,<br />

Jean Ziegler, ha<br />

definito la campagna pubblicitaria<br />

dei produttori di latte<br />

artificiale in corso nelle Filippine,<br />

dove solo il 16 per cento<br />

dei bambini all’età di quattro<br />

e cinque mesi è allattato<br />

esclusivamente al seno.<br />

left11, 16 marzo 2007 u67

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