Bombe a grappolo, proiettili all'uranio impoverito ... - ImageShack
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log<br />
Su Blogtrotters.fr due francesi<br />
hanno raccontato giorno<br />
per giorno, dal 12 al 18<br />
marzo, la realizzazione di un<br />
documentario in Turchia sul<br />
genocidio degli armeni. Tristan<br />
Mendès-France e Alban<br />
Fischer hanno creato<br />
un videoblog in cui pubblicano<br />
reportage su temi sociali<br />
e questioni di memoria<br />
collettiva come, per esempio,<br />
il genocidio khmer in<br />
Cambogia. Ma la notizia che<br />
un tribunale turco ha oscurato<br />
il sito YouTube perché<br />
aveva ospitato dei video che<br />
insultavano il padre della<br />
patria Mustafa Kemal Atatürk<br />
ha fatto vacillare il progetto.<br />
«Questo episodio mostra<br />
che la memoria storica<br />
è ancora un argomento sensibile<br />
in Turchia».<br />
news global<br />
africa e medio oriente<br />
uuu<br />
© PARKS/AFP/GRAZIA NERI<br />
GHANA<br />
Un bilancio<br />
della storia<br />
uuuA cinquant’anni dalla<br />
dichiarazione d’indipendenza<br />
dall’impero britannico la<br />
stampa del Ghana fa un bilancio<br />
del cammino che il<br />
Paese ha percorso con le proprie<br />
gambe e azzarda qualche<br />
previsione sul futuro. Il<br />
giornale The Statesman incoraggia<br />
i cittadini a prendere<br />
parte alle celebrazioni e invita<br />
a «imparare dal passato<br />
per costruire un futuro migliore».<br />
Il<br />
quotidiano<br />
Graphic, vicino<br />
al governo,<br />
sostiene che<br />
«il Ghana deve<br />
aprire un<br />
nuovo capitolo della sua storia.<br />
Il governo dovrà prendere<br />
sotto il suo controllo le risorse<br />
naturali e le ricchezze<br />
che ora sono in mano agli<br />
stranieri. Per costruire un<br />
Paese dove sia piacevole vivere<br />
non basta l’indipendenza<br />
politica, è necessario raggiungere<br />
anche quella economica».<br />
The Crusading Guide<br />
accusa invece l’attuale<br />
classe politica di aver messo<br />
in vendita il futuro delle nuove<br />
generazioni. Il Daily Guide<br />
è più benevolo: «Ci sono stati<br />
progressi nel Paese. Basti<br />
pensare alla maggiore tolleranza<br />
tra la gente. La crescita<br />
economica deve incoraggiare<br />
la popolazione a fare sempre<br />
meglio».<br />
COSTA D’AVORIO<br />
Accordo tra<br />
governo e ribelli<br />
uuuIn Costa D’Avorio il<br />
presidente Laurent Gbagbo<br />
e il capo dei ribelli delle Forze<br />
nuove che controllano il<br />
nord del Paese, Guillaume<br />
Soro, hanno firmato un accordo<br />
per rilanciare il processo<br />
di pace.<br />
L’Inter dedica<br />
la prima pagina<br />
all’evento<br />
annunciando<br />
«Un nuovo<br />
governo entro<br />
il 5 aprile». Secondo gli accordi,<br />
entro cinque settimane<br />
si insedierà un nuovo esecutivo<br />
aperto anche ai ribelli.<br />
All’inizio di marzo le parti<br />
hanno raggiunto un’intesa<br />
che le impegna a rispettare<br />
l’integrità territoriale del<br />
Paese, la sua sovranità e la<br />
costituzione. Gbagbo e Soro<br />
hanno inoltre riconosciuto le<br />
risoluzioni già votate dalle<br />
Nazioni Unite, assicurando<br />
che le prossime elezioni saranno<br />
libere, trasparenti e<br />
democratiche. Sarà inoltre<br />
risolto il problema dell’identificazione<br />
e del censimento<br />
dei milioni di ivoriani ancora<br />
senza documenti.<br />
ARABIA SAUDITA<br />
Riyadh e la crisi<br />
libanese<br />
uuuIl settimanale saudita<br />
Al Mushahid Assiyasi si<br />
concentra sull’ avvicinamento<br />
tra Riyadh e Teheran<br />
e sulle conseguenze<br />
per il futuro del Libano.<br />
Secondo il giornale si<br />
aprono nuove opportunità<br />
per risolvere la crisi politica<br />
a Beirut: dall’insolito<br />
asse tra sunniti arabi e<br />
sciiti iraniani arrivano infatti<br />
proposte politiche alternative<br />
a quelle francesi<br />
e statunitensi. «Una bozza<br />
d’accordo prevede la formazione<br />
di un governo di<br />
unità nazionale e la nascita<br />
di un tribunale internazionale».<br />
Il vero ostacolo rimane<br />
la Siria: «Solo con la<br />
mediazione iraniana Bas-<br />
har el Assad accetterà di<br />
prendere parte ai negoziati<br />
sul Libano» Sul giornale<br />
Ya Libnan, Ramzi al Husseini<br />
critica il partito Hezbollah,<br />
che «ha dato prova<br />
la sua mancanza di lealtà<br />
verso il Libano». Secondo<br />
al Husseini i libanesi sono<br />
stanchi di «questa milizia<br />
travestita da partito politico.<br />
Piuttosto che cercare<br />
un accordo, il governo dovrebbe<br />
imporre il disarmo<br />
di questi uomini».<br />
left 11, 16 marzo 2007 u61