Bombe a grappolo, proiettili all'uranio impoverito ... - ImageShack
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Mahmoud Ahmadinejad presidente dell’Iran<br />
componenti irachene si sentano<br />
garantite da un accordo<br />
che goda del consenso di tutte<br />
le nazioni islamiche del<br />
Medio Oriente, sia quelle<br />
sunnite che quelle sciite.<br />
Compresi Arabia saudita,<br />
Giordania e Egitto.<br />
Ma gli Stati Uniti sono ancora<br />
disponibili a trattare con<br />
Teheran?<br />
L’amministrazione americana<br />
fa resistenza, nonostante<br />
che il rapporto Baker-Hamilton,commissionato<br />
dallo stesso Bush, abbia<br />
sollecitato un dialogo<br />
diretto con Siria e Iran.<br />
Tuttavia la conferenza di pace<br />
di questi giorni segna una<br />
svolta, perché per la prima<br />
volta gli Usa accettano un<br />
dialogo diretto con Iran e Siria.<br />
Mi auguro che Washington<br />
apra all’Iran come ha fat-<br />
to con la Corea del Nord. Fino<br />
a poco tempo fa Condoleezza<br />
Rice aveva escluso di<br />
aprire un negoziato con<br />
Pyongyang e invece adesso la<br />
Corea si è seduta al tavolo<br />
delle trattative. Certo, con l’Iran<br />
la situazione è più complessa,<br />
perchà Ahmadinejad<br />
non ha nessuna intenzione di<br />
abbandonare il programma<br />
per la produzione di energia<br />
nucleare.<br />
Si può scindere la produzione<br />
di nucleare civile da quella a<br />
scopo militare?<br />
Tutto si gioca sul grado di arricchimento<br />
dell’uranio necessario<br />
per le centrali elettriche.<br />
Se si completa il ciclo<br />
ecco che arriva l’arma nucleare.<br />
Ma è possibile scindere<br />
i due settori, civile e militare,<br />
anche se le autorità iraniane<br />
hanno sempre soste-<br />
Alla vigilia<br />
del voto sulla<br />
missione in<br />
Afghanistan<br />
ribadisce: «La<br />
nostra è una<br />
battaglia<br />
di civiltà»<br />
La Nato ci<br />
chiede altri<br />
uomini, ma<br />
i problemi<br />
di politica<br />
interna ce lo<br />
impediscono<br />
nuto che il loro è un programma<br />
a uso civile.<br />
Cosa farà Ahmadinejad?<br />
Mi auguro che gli iraniani accettino<br />
i controlli internazionali<br />
sul loro programma nucleare<br />
e che si fermino all’arricchimento<br />
di uranio a scopo<br />
civile. Se questo non avviene<br />
sanzioni finanziarie ed<br />
altre più stringenti si rendono<br />
necessarie, per indurli a<br />
desistere dal costruire un’arma<br />
atomica. Non tanto per il<br />
possibile utilizzo di quest’arma<br />
- l’Iran non ha mai attaccato<br />
nessuno, semmai è sempre<br />
stato attaccato - quanto<br />
per il rischio proliferazione<br />
nucleare nella regione.<br />
È possibile che Israele intervenga<br />
nella crisi con un attacco<br />
“preventivo”?<br />
Non sarebbe una decisione<br />
saggia. La mossa migliore sarebbe<br />
piuttosto la denuclearizzazione<br />
di Israele e del Pakistan.<br />
Ma non mi pare che ci<br />
siano le premesse. Credo che<br />
l’idea di bombardare i siti nucleari<br />
in Iran sia stata scartata:<br />
l’Iran non resterebbe certo<br />
a guardare e nella regione<br />
la tensione salirebbe moltissimo,<br />
con grandi rischi per<br />
tutti i Paesi dell’area.<br />
E l’ipotesi di un attacco Usa?<br />
Non c’è nessun base politica<br />
per una guerra in Iran. Negli<br />
Stati Uniti, come in tutti Paesi<br />
del mondo, ci sono esperti<br />
strategici pagati per elaborare<br />
ipotesi e opzioni e quella<br />
dell’attacco all’Iran è una di<br />
queste. Io ricordo che durante<br />
la guerra nei Balcani gli<br />
stessi che adesso parlano di<br />
attaccare l’Iran proponevano<br />
un’invasione del Kosovo con<br />
100.000 soldati americani.<br />
Si chiama overplanning, pianificare<br />
anche la soluzione<br />
più drastica. Ma visti i pessimi<br />
risultati dell’intervento in<br />
Iraq non c’è motivo per creare<br />
un’altra situazione esplosiva<br />
in Medio Oriente.<br />
left 11, 16 marzo 2007 u47