Bombe a grappolo, proiettili all'uranio impoverito ... - ImageShack
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societàcentrosinistra<br />
Il presidente del consiglio Romano Prodi<br />
Governo<br />
a ostacoli<br />
Trasformare l’Italia da Paese bushista,<br />
confessionale e liberista a uno europeista,<br />
laico e riformista: l’impervio cammino<br />
dell’esecutivo Prodi di Luca Bonaccorsi<br />
L’<br />
Italia è un Paese rissoso, la sinistra<br />
è divisa e immatura, ci<br />
manca il senso dello Stato,<br />
dell’autorità, della legalità,<br />
siamo incapaci di assumerci le nostre responsabilità.<br />
Sono solo alcuni dei luoghi<br />
38uleft<br />
11, 16 marzo 2007<br />
comuni che ci hanno inondato in questi<br />
primi mesi di governo del centrosinistra.<br />
Luoghi comuni utilizzati in pseudo analisi<br />
che non possono, o non vogliono,<br />
guardare i problemi in faccia. Forse, a<br />
dire il vero, in più d’uno avevamo sotto-<br />
valutato il cambiamento insito nel programma<br />
di governo dell’Unione. A quasi<br />
un anno dalla sua elezione è ormai chiaro<br />
che i piani di conflitto sono tre: la collocazione<br />
geopolitica dell’Italia, il modello<br />
di sviluppo economico, la politica<br />
culturale. Su questi tre fronti il centrosinistra<br />
sta cercando di spostare l’asse rispetto<br />
al governo precedente, ma l’operazione<br />
si sta dimostrando più difficile<br />
di quanto si pensasse. Il passaggio da un<br />
governo filoamericano, filocattolico e<br />
pseudo liberista a uno europeista e filo<br />
Onu, moderatamente laico e riformista<br />
evidentemente non è cosa semplice. Sono<br />
questi i tre fronti strategici su cui il<br />
governo si gioca la sopravvivenza nei<br />
prossimi mesi.<br />
Il nodo geopolitico (e pacifista)<br />
Il ricollocamento strategico dell’Italia fu<br />
annunciato fin dalla campagna elettorale:<br />
meno Usa, più Europa e più Onu.<br />
Meno guerre, più diplomazia e cooperazione<br />
civile. Facile a dirsi. Il governo era