Imp. carceri modificato - Consiglio Regionale della Sardegna
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Tabella 9 (continua)<br />
I detenuti lavoranti sono, quasi esclusivamente, definitivi. In minima parte compaiono<br />
ricorrenti e appellanti.<br />
La quasi totalità dei ristretti è occupata nei servizi di istituto riguardanti generalmente<br />
la pulizia dei locali di uso comune, il trasporto dei pasti dalle cucine fino ai<br />
vari raggi, la lavanderia e attività simili.<br />
Nei servizi di manutenzione ordinaria dei fabbricati (M.O.F.) rientrano attività<br />
quali cucina, idraulica, muratura, meccanica e manovalanza in generale. Nello specifico,<br />
nella casa di reclusione di Isili, alla data del 30.08.99, pur essendo state attivate le<br />
lavorazioni di officina meccanica, falegnameria, sartoria ecc., le stesse non erano funzionanti<br />
a causa di locali fatiscenti non rispondenti alle norme di sicurezza sul lavoro<br />
(P.R.A.P., 1999).<br />
Come mostrato dalla tabella, le lavorazioni maggiormente praticate nelle case di<br />
lavoro all’aperto sono quelle legate alle aziende agricole: allevamento di bestiame, produzione<br />
e vendita di latticini e derivati.<br />
Infine, per quanto concerne i 33 detenuti (32 uomini e 1 donna) lavoranti non alle<br />
dipendenze dell’amministrazione penitenziaria si rileva che si tratta, sia per le attività<br />
proprie che per le dipendenze da datori di lavoro esterni, unicamente di soggetti beneficiari<br />
<strong>della</strong> semilibertà. Una sola persona è stata ammessa al lavoro esterno, nessuno<br />
ha lavorato all’interno dell’Istituto (Art. 49 DPR 431/’76), presso cooperative o a domicilio<br />
(Art. 49/Bis).<br />
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