Imp. carceri modificato - Consiglio Regionale della Sardegna
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dentro gli abitati, in cui i ragazzi non siano isolati dagli adulti e dalla vita sociale. Si<br />
potrebbero a tal fine utilizzare degli edifici militari dismessi (tutti gli altri istituti<br />
minorili d’Italia sono situati al centro <strong>della</strong> città).<br />
I ragazzi chiedono che siano tolte le sbarre dalle finestre.<br />
I corsi professionali dovrebbero essere frequentati, dai ragazzi, fuori dagli edifici<br />
di residenza. O dovrebbero organizzarsi, in detti centri polifunzionali, corsi specifici,<br />
anche brevi e personalizzati.<br />
Un esempio positivo viene dalle cosiddette comunità di recupero, dove i ragazzi<br />
lavorano, studiano, si svagano, vivono in gruppo, con degli educatori.<br />
La Regione potrebbe prevedere particolari riconoscimenti alle società sportive che<br />
inseriscano ragazzi provenienti dall’area penale.<br />
Occorre prevedere una consistente politica per la gioventù, tesa a prevenire i pericoli<br />
di devianza; e, per i ragazzi che vengono ospitati in case di rieducazione, interventi<br />
di assistenza culturale, psicologica, operativa per i periodi di reinserimento sociale.<br />
Sarebbe opportuno inserire le proposte specifiche del settore in questione nel<br />
campo d’applicazione delle norme sull’adolescenza (L. 216 e L. 285).<br />
Un ruolo fondamentale, in tali interventi, dovrebbe essere svolto dai Comuni.<br />
La Regione potrebbe prevedere un progetto-obiettivo, per detto problema, nella<br />
legge finanziaria, o attraverso i cosiddetti complementi di programmazione.<br />
I piani per corsi di formazione professionale possono essere finanziati con fondi<br />
dell’UE.<br />
Un’attenzione specifica deve esser dedicata all’integrazione dei giovani extracomunitari,<br />
che, sempre più numerosi, vengono trasferiti qui dagli istituti minorili del<br />
Nord.<br />
Sono frequenti i poliassuntori di droghe “leggere”, mentre da alcuni anni non si<br />
registrano presenze di eroinomani.<br />
La Regione dovrebbe stabilire un protocollo con gli Enti Locali, perché possano<br />
essere proposti e attuati progetti di promozione sociale per i giovani, in particolare<br />
utilizzando la L. 216. Occorre studiare misure tese a prevenire la devianza giovanile.<br />
Carcere di Buoncammino, Cagliari (30 giugno 2000)<br />
La Commissione visita l’istituto accompagnata dal Direttore dottor Gianfranco<br />
Pala, dal Vice Direttore, dagli educatori Bandinu e Versani e dal comandante Antonio<br />
Lepori e altri agenti.<br />
Al termine <strong>della</strong> visita si tiene un incontro con il personale: intervengono i rappresentanti<br />
sindacali Poddighe e Melis.<br />
Edificio:<br />
Costruito all’inizio dell’800, più volte oggetto di interventi di adattamento e<br />
manutenzione, ma che mantiene una concezione <strong>della</strong> carcerazione come restrizione<br />
e custodia, in condizioni di sovraffollamento.<br />
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