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Imp. carceri modificato - Consiglio Regionale della Sardegna

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C) Vittime dei delitti.<br />

Il Ministero e la Regione dovranno creare un sistema organico di assistenza alle<br />

vittime dei delitti, e alle loro famiglie, che preveda adeguate forme di risarcimento,<br />

mantenimento dei minori, esenzioni da obblighi pubblici, ed altre misure similari.<br />

Dovrà favorirsi ogni possibile attività di riparazione delle conseguenze dei delitti<br />

da parte dei colpevoli, secondo le disposizioni <strong>della</strong> Magistratura.<br />

Dovranno essere sostenuti i progetti che prevedano la prestazione di attività socialmente<br />

utili da parte di condannati, a favore di Enti Locali, altri enti pubblici o associazioni<br />

di volontariato.<br />

D) Minori.<br />

La Regione e il Ministero dovranno prevedere programmi diretti alla prevenzione<br />

<strong>della</strong> devianza minorile e all’assistenza ai giovani condannati.<br />

Dovrà essere valorizzata l’esperienza in proposito di strutture del volontariato e<br />

dovranno essere attivate strutture e iniziative specifiche presso tutti i Comuni.<br />

D’intesa con gli istituti scolastici e le relative strutture amministrative regionali<br />

dovranno essere realizzati corsi di cultura <strong>della</strong> legalità e di civismo.<br />

Andranno disposte misure specifiche per la formazione professionale e l’avviamento<br />

al lavoro dei giovani già reclusi.<br />

E) Prevenzione e reinserimento.<br />

La Regione e il Ministero dovranno promuovere, anche attraverso intese con le<br />

altre amministrazioni pubbliche, specifiche misure di prevenzione <strong>della</strong> criminalità e<br />

di reinserimento sociale degli ex-detenuti, attraverso i seguenti ambiti di attività:<br />

a) Prevenzione:<br />

- rafforzamento delle attività statali di controllo del territorio e di presenza<br />

sociale al fine di creare una cultura <strong>della</strong> legalità, di tutela sociale <strong>della</strong> sicurezza,<br />

di mediazione dei conflitti;<br />

- azioni straordinarie tese a ridurre l’uso e lo spaccio di droghe e ad integrare<br />

positivamente gli stranieri: attualmente il 70% dei detenuti, come si è visto,<br />

sono appunto tossicodipendenti o stranieri;<br />

b) Reinserimento.<br />

Dovrà essere creato un sistema informativo e operativo specifico teso ad accogliere<br />

i detenuti dopo l’espiazione <strong>della</strong> pena, e a reinserirli attraverso la socializzazione e le<br />

occasioni di lavoro.<br />

In questa direzione dovrà essere prevista e finanziata l’attività degli Enti Locali,<br />

con il concorso del volontariato e del privato sociale.<br />

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