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Imp. carceri modificato - Consiglio Regionale della Sardegna

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ieducativo sono molto scarse, e che anche le attività burocratiche (istruttoria<br />

delle domande di permesso, di trasferimento in colonia, eccetera) vengono svolte<br />

con molto ritardo;<br />

- occorre dare più spazio all’intervento di criminologi, psicologi e altri esperti;<br />

- dovrebbero esservi più corsi professionali. I corsi devono essere fatti bene: viene<br />

citato il caso di un detenuto che ha frequentato, in regime di semilibertà, un corso<br />

di corniciaio, che gli ha permesso, una volta rientrato al suo paese, di avviare<br />

un’attività proficua. Vi era un corso di scuola media di 150 ore, ma il<br />

Provveditorato agli studi di Nuoro lo ha soppresso;<br />

- non sempre i diritti previsti dalle leggi vengono rispettati, soprattutto le misure<br />

alternative non vengono a volte concesse, mancando una adeguata istruttoria o<br />

senza motivazione. Si indica il caso di un detenuto a cui mancano solo due anni<br />

da scontare, al quale non viene concessa la detenzione domiciliare a cui avrebbe<br />

diritto in quanto ha figli minori di 10 anni, come prevede la legge. In generale si<br />

lamenta che non vengono applicate la legge Gozzini e la legge Simeone;<br />

- occorre, perciò, stipulare protocolli con gli Enti Locali per garantire supporti per<br />

detto reinserimento.<br />

Carcere di Tempio (7 luglio 2000)<br />

La Commissione, dopo aver sentito il direttore dottor Renato Tedesco che illustra<br />

la situazione e i problemi dell’istituto, procede alla visita dei locali e agli incontri con<br />

i detenuti, con il medico dott.ssa Graziella Foddis, il cappellano Padre Claudio e il<br />

comandante Alessio Lupino e altri agenti di polizia penitenziaria.<br />

Alla fine <strong>della</strong> visita Commissione e operatori fanno il punto sulla situazione.<br />

Edificio:<br />

Assai vetusto, molto umido e malsano, con strutture idrauliche fatiscenti e indecenti<br />

(water nelle celle, manca un bidè, un lavandino per tutti gli usi), impianti da<br />

sostituire, finestre oscurate, sporcizia. Viene giudicato unanimemente inadatto all’uso<br />

e a tal fine irrecuperabile. Carenti gli spazi per lavoro e socialità. Maltrattamento “da<br />

struttura”.<br />

Personale:<br />

Carente, soprattutto nel ruolo degli educatori. Non ve n’è alcuno fisso. Ne vengono<br />

2 o 3 da Sassari un giorno alla settimana. Mancano gli operatori per i tossicodipendenti.<br />

Vi sono due infermiere di ruolo e altre due a contratto. Ci sono un dentista<br />

e uno psichiatra ogni 15 giorni e un infettivologo ogni 30. Molto frequenti le epatiti<br />

B e C.<br />

Ospita:<br />

n. 46 detenuti quasi tutti definitivi (8 in attesa di giudizio e 4 in appello). Il 50<br />

per cento sono tossicodipendenti. Sono in prevalenza condannati per spaccio di<br />

droga, prostituzione, usura e reati minori. In estate il numero aumenta, come conseguenza<br />

del forte flusso turistico in Gallura.<br />

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