CONOSCI IL CANE - CurcioStore
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quando il cane è malato, ma talora riesce arduo stabilire che cosa<br />
abbia.<br />
In generale, nell’esame del cane ammalato, bisogna prendere in<br />
maggior considerazione i fenomeni più manifesti e appariscenti,<br />
i quali sogliono anche essere i sintomi essenziali e capaci, perciò,<br />
di condurre più rapidamente all’identificazione della malattia. E<br />
poiché i sintomi, come si è detto, sono l’espressione dell’alterata<br />
funzionalità degli organi colpiti dalla malattia, dalla natura di<br />
essi potremo capire quali sono gli organi malati e quindi orizzontarci<br />
circa la probabile essenza della malattia.<br />
Nella constatazione dei fenomeni della malattia ci si serve, nella<br />
gran maggioranza dei casi, della semplice «ispezione», ossia dello<br />
sguardo, rilevando i fenomeni che cadono sotto il senso della<br />
vista. Si osservano, così, l’aspetto dell’animale, il suo stato generale,<br />
i movimenti che compie, le posizioni che prende ecc, e, passando<br />
in rivista le differenti regioni del corpo, si constatano le<br />
alterazioni e le lesioni di cui esse possono essere sede.<br />
Altre volte adoperiamo la «palpazione» (tatto), l’«ascoltazione»<br />
(udito), la «percussione»; esploriamo il polso, ci serviamo del termometro<br />
o di altri speciali strumenti, il cui uso è però, solitamente,<br />
di spettanza del veterinario.<br />
Decorso, durata, esito, prognosi della malattia<br />
<strong>CONOSCI</strong> <strong>IL</strong> <strong>CANE</strong><br />
Ogni malattia presenta un determinato decorso, che può avere<br />
una certa regolarità di evoluzione oppure essere più o meno irregolare.<br />
Il periodo di tempo entro il quale essa compie il suo<br />
decorso dicesi «durata» ed è variabile, poiché, mentre certe<br />
malattie sono brevi, altre durano più a lungo.<br />
Sotto questo riguardo, le malattie si distinguono in «acute», se<br />
durano dei giorni, «croniche» se si prolungano per molto tempo.<br />
Le malattie croniche sono tali fin dal principio, perché così è la<br />
loro natura, oppure susseguono a quelle acute.<br />
Molti, anche persone istruite, credono che si dicano croniche le<br />
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