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CONOSCI IL CANE - CurcioStore

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mento di città, tanto più che è un cane molto tranquillo e, generalmente,<br />

non abbaia senza motivo.<br />

La soluzione migliore è una casa con giardino: ciò, però, non<br />

dispensa il padrone dal far fare un po’ di moto al cane. Il Pastore<br />

tedesco esiste nelle versioni a pelo lungo e a pelo ruvido (ma tali<br />

esemplari sono piuttosto rari) e a pelo semilungo. Il mantello può<br />

essere nero, grigio, focato, rosso-giallo, o giallo con sella nera sul<br />

dorso. Abbiamo il cosiddetto «color lupo», quando tutto il mantello<br />

presenta una tonalità scura. L’altezza al garrese raggiunge i<br />

60-65 cm nel maschio, 55-56 nella femmina.<br />

Hovawart<br />

<strong>CONOSCI</strong> <strong>IL</strong> <strong>CANE</strong><br />

Nel Medioevo esisteva un cane da gregge e da guardia che era<br />

forte, agile e vigile. Il suo aspetto era piuttosto variabile: in varie<br />

gradazioni del marrone e nero, con o senza macchie nere sul<br />

muso e sulle zampe, il pelo era ondulato, folto sulle zampe e sulla<br />

coda.<br />

Questo tipo di cane scomparve quasi del tutto con il diffondersi,<br />

tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, delle razze con<br />

diversa specializzazione. Nella metà degli anni Novanta alcuni<br />

allevatori cominciarono a ricercare animali che corrispondessero<br />

a questo vecchio tipo per farne la base di una nuova razza.<br />

Soprattutto nello Harz, nella Foresta Nera, in zone montane e fattorie<br />

isolate si trovarono ancora cani somiglianti a quelli ritratti<br />

in dipinti antichi. Già nel Medioevo questo tipo di cane era chiamato<br />

Hovawart, che vuol dire pressappoco «guardiano del cortile».<br />

Lo stesso nome fu dato alla razza, nuovamente selezionata,<br />

che fu riconosciuta nel 1936. Ciò dimostra che il patrimonio genetico<br />

di questa razza era già presente nei primi cani.<br />

La nuova selezione dell’Hovawart fu soddisfacente non solo dal<br />

punto di vista esteriore, ma anche riguardo alle qualità principali,<br />

quali versatilità e fermezza di carattere. Non c’è da stupirsi,<br />

quindi, che nel 1964 l’Hovawart sia stato ammesso nella ristretta<br />

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