Scavalcamento Debole e Catene in Forma Logica - Pagine ...
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<strong>in</strong>terferenti emerge <strong>in</strong> maniera chiara che l’effetto non si manifesta con operatori<br />
Ā specifici. Anche se restano alcuni controesempi a questa generalizzazione, la cui<br />
analisi è r<strong>in</strong>viata a ricerche ulteriori, questa conclusione empirica costituisce il punto<br />
di partenza della proposta sviluppata.<br />
Sul piano teorico proponiamo una tipologia tripartita di catene a LF. Rizzi<br />
(2001a) ha analizzato le asimmetrie fra elementi specifici/non–specifici rispetto alle<br />
possibilità di ricostruzione e di estrazione dalle isole deboli come differenti configurazioni<br />
delle catene a LF. I casi di Weakest Crossover <strong>in</strong>ducono a postulare un terzo<br />
tipo di configurazione oltre alle due identificate da Rizzi. Un meccanismo di condivisione<br />
dei tratti grammaticali fra operatore e pronome consente un trattamento<br />
efficace del fenomeno del WCO e degli effetti di specificità.<br />
Quest’analisi permette di superare alcuni dei problemi degli approcci basati su<br />
un requisito di C–comando, <strong>in</strong> quanto nelle catene specifiche l’antecedente è <strong>in</strong> posizione<br />
Ā, mentre i casi che restano problematici per la nostra proposta co<strong>in</strong>volgono<br />
quantificatori, mossi a LF, e lo studio dettagliato di questi elementi è stato r<strong>in</strong>viato<br />
a ricerche future.<br />
Inoltre la proposta tratteggiata permette di stabilire promettenti connessioni<br />
con lo studio della semantica dei pronomi (Heim, 2005) e la tipologia di catene<br />
<strong>in</strong>dipendentemente proposta da Postal (1994). Quanto ai primi, Heim (2005) cita<br />
un pr<strong>in</strong>cipio di Trasmissione di Tratti <strong>in</strong> presenza di Legamento di Variabile per cui<br />
alcuni tratti di un pronome legato non sono specificati sul pronome <strong>in</strong> sè, ma gli<br />
vengono trasmessi dall’operatore che lo lega solo nel componente morfologico. Per<br />
questo motivo tali tratti sono <strong>in</strong>visibili sul pronome legato <strong>in</strong> LF pur <strong>in</strong>fluendo sulla<br />
sua forma morfologica. Postal (1994) ha proposto una tipologia tripartita sulla base<br />
del carattere obbligatorio, opzionale o impossibile di un pronome di ripresa nullo <strong>in</strong><br />
posizione argomentale. L’analisi di Postal può essere tradotta <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di catene<br />
a LF specifiche, non specifiche e di weakest crossover.<br />
La tipologia tripartita di catene, elaborata <strong>in</strong> relazione ai fenomeni di WCO,<br />
dovrebbe applicarsi <strong>in</strong> maniera naturale alle catene con pronomi realmente di ripresa<br />
(Sells, 1984). In generale, le estrazioni con pronome di ripresa <strong>in</strong>ducono una lettura<br />
specifica del s<strong>in</strong>tagma estratto, sono <strong>in</strong>sensibili alle isole deboli e agli effetti di WCO.<br />
Tuttavia la fenomenologia è molto eterogenea e non è da escludere che ulteriore<br />
ricerca dimostri che sia necessario <strong>in</strong>trodurre un’ontologia di catene più ricca.<br />
Contenuti<br />
A parte questo capitolo <strong>in</strong>troduttivo, la tesi è strutturata <strong>in</strong> quattro capitoli dedicati<br />
rispettivamente allo stato dell’arte negli studi sul WCO, alla generalizzazione<br />
empirica, alla proposta teorica per renderne conto e alle conclusioni raggiunte.<br />
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