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Scavalcamento Debole e Catene in Forma Logica - Pagine ...

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3.1 – <strong>Scavalcamento</strong> <strong>Debole</strong> e <strong>Catene</strong> <strong>in</strong> <strong>Forma</strong> <strong>Logica</strong><br />

In base alla condizione (1) entrambe le costruzioni <strong>in</strong> (2) dovrebbero essere<br />

agrammaticali, eppure la frase con un s<strong>in</strong>tagma specifico (2a) è accettabile: 2<br />

(2) a. ? Which problem do you wonder how to solve ?<br />

b. * How do you wonder which problem to solve ?<br />

Per spiegare questa eccezione C<strong>in</strong>que (1990); Rizzi (1990) hanno proposto che i<br />

s<strong>in</strong>tagmi-wh corrispondenti agli argomenti referenziali (cioè i s<strong>in</strong>tagmi specifici) non<br />

sono soggetti alla condizione di M<strong>in</strong>imalità Relativizzata (Relativized M<strong>in</strong>imality<br />

–RM) (Rizzi, 1990) perché possono essere collegati alle loro tracce attraverso un<br />

meccanismo diverso dalla normale formazione di catene, v<strong>in</strong>colate da condizioni di<br />

località. In queste proposte la nozione di <strong>in</strong>dice referenziale, un <strong>in</strong>dice posseduto<br />

dagli argomenti specifici, gioca un ruolo cruciale. Tuttavia questo tipo di analisi è<br />

stato criticato sia sul piano empirico che su quello concettuale (Frampton (1991) e<br />

altri).<br />

Rizzi (2001a) propone che gli elementi–wh non D–l<strong>in</strong>ked debbano obbligatoriamente<br />

ricostruire a LF nella posizione argomentale: più precisamente solo l’operatore<br />

resta nella periferia s<strong>in</strong>istra (per ragioni <strong>in</strong>terpretative) mentre il resto del DP<br />

è ricostruito nella sua posizione <strong>in</strong> situ (si veda (3)). In questo modo l’operatore<br />

è separato dalla sua restrizione e si ha una configurazione di quantificazione non<br />

ristretta. La restrizione degli elementi–wh D–l<strong>in</strong>ked <strong>in</strong>vece non viene ricostruita e<br />

resta nella periferia s<strong>in</strong>istra a LF <strong>in</strong> quanto ha carattere topicale (si veda (4)).<br />

(3) * Quanti soldi non sai come guadagnare ?<br />

LF: Quanti non sai come guadagnare soldi<br />

(4) ? Quanti dei soldi che ti servono non sai come guadagnare ?<br />

LF: Quanti dei soldi che ti servono non sai come guadagnare <br />

La cancellazione della restrizione nella rappresentazione a LF <strong>in</strong> (3) fa scattare<br />

un meccanismo di shr<strong>in</strong>k<strong>in</strong>g che ridef<strong>in</strong>isce la porzione di struttura che conta come<br />

traccia: solo quanti, che viene <strong>in</strong>terpretato nella periferia s<strong>in</strong>istra ha lo status di<br />

traccia nella posizione argomentale, mentre la restrizione, poiché è cancellata dalla<br />

periferia s<strong>in</strong>istra, non fa parte della struttura della traccia <strong>in</strong> posizione di base.<br />

Questo meccanismo rende conto delle asimmetrie rispetto alla ricostruzione fra i<br />

casi specifici e non specifici, <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong> questi ultimi la restrizione è <strong>in</strong>terpretata <strong>in</strong><br />

posizione argomentale. RM si applica a LF e sono assunti due meccanismi possibili<br />

per mettere <strong>in</strong> relazione i s<strong>in</strong>tagmi dislocati con la loro posizione di base: legamento<br />

2 In base alla teoria delle tracce come copie, le tracce sono copie complete ma non pronunciate<br />

dei loro antecedenti. Le tracce–copie sono espresse con la notazione delle parentesi ad angolo.<br />

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