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Patto territoriale - ASL Lecco

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Estratto del Piano di Zona dell’Ambito Distrettuale di Merate<br />

(seconda triennalità 2006/2008) riguardanti la Salute Mentale<br />

3. Le aree di bisogno<br />

Dalle principali dinamiche sociali e dalla mappatura dei servizi esistenti emergono una serie di “aree” di<br />

bisogno (macro – aree) attorno alle quali si concentra la domanda di interventi e servizi sociali.<br />

Si tratta di domande che rinviano alle mutate condizioni sociali ed educative nelle quali le persone, gli<br />

individui e le famiglie si trovano a portare avanti i propri compiti, responsabilità, esigenze di cura e di<br />

assistenza.<br />

L’individuazione di queste macro aree offre un quadro completo della situazione <strong>territoriale</strong> che orienta la<br />

pianificazione zonale.<br />

Queste aree di bisogno costituiscono quindi un riferimento essenziale sia per le scelte strategiche che di<br />

priorità operative del presente Piano ma altresì per una pianificazione che sappia essere aderente alla<br />

situazione <strong>territoriale</strong> nel medio – lungo periodo.<br />

3.3. Area Adulti in difficoltà (Dipendenze, Psichiatria, Immigrazione e Povertà)<br />

Rispetto al precedente piano il territorio ha maturato una maggiore consapevolezza e chiarezza<br />

nell’individuazione dei soggetti esposti al rischio dell’esclusione sociale (adulti in difficoltà, famiglie<br />

monoreddito con più figli, ex carcerati, soggetti psichiatrici e/o in condizione di fragilità psico-sociale,<br />

tossicodipendenti, alcooldipendenti, donne maltrattate, pensionati poveri, persone in esecuzione penale<br />

esterna ed interna), connotando gli interventi in modo più concreto, consistente e coerente con le priorità<br />

d’ambito.<br />

E’ stato predisposto un atto di intesa, in fase di adozione dai singoli Comuni, per la realizzazione degli<br />

interventi riferiti ad adulti in situazione di disagio psichico e/o psichiatrico.<br />

Sono confermati come bisogni di sistema:<br />

• il consolidamento dei tavoli di coordinamento per la prevenzione che vedono la partecipazione dei<br />

servizi pubblici e del privato sociale;<br />

• l’integrazione delle risorse pubblico/privato - sociale/sanitario, che rafforzi la flessibilità dei<br />

programmi d’intervento finalizzati a meglio garantire la loro individualizzazione.<br />

Per quanto riguarda i bisogni dei cittadini immigrati si rileva come il problema della casa sia centrale.<br />

Infatti, dai dati in possesso dei Comuni e degli Sportelli emerge una situazione preoccupante circa la non<br />

disponibilità di alloggi o posti letto per i cittadini stranieri.<br />

Accanto ai bisogni primari (casa, lavoro, ect..) risalta la necessità di favorire l’accesso dei cittadini stranieri<br />

ai servizi pubblici e privati di natura sociale, sanitarie, educativa ed orientativa.<br />

5. Obiettivi, priorità e risultati attesi<br />

Dall’analisi dei servizi esistenti e dei bisogni emergenti nonché delle linee guida della circolare regionale n.<br />

48 del 27 ottobre 2005, si individuano una gamma di obiettivi e priorità da realizzare nel triennio di<br />

validità del Piano che si possono raggruppare nelle seguenti tipologie:<br />

• obiettivi strategici;<br />

• obiettivi di sistema (trasversali alle aree d’intervento);<br />

• obiettivi di salute riferiti a ciascuna area d’intervento con l’indicazione delle priorità e dei risultati<br />

attesi.<br />

5.2. Gli obiettivi di sistema<br />

Gli obiettivi di sistema comprendono tutti gli aspetti inerenti l’organizzazione del sistema, dalla definizione<br />

delle rete, al coordinamento delle risorse interne ed esterne, alle modalità di accesso e governo delle rete,<br />

all’integrazione di responsabilità, professionalità e competenze.<br />

La realtà <strong>territoriale</strong> dell’area distrettuale meratese appare caratterizzata da una diffusa e consolidata<br />

presenza di servizi e attività a forte valenza assistenziale ed educativa.<br />

Un sistema integrato di servizi già fortemente consolidato nella sua struttura portante vede crescere nel<br />

contesto <strong>territoriale</strong> un altrettanto forte domanda di qualificazione e di qualità.<br />

Per il primo aspetto dovranno essere delle azioni di sistema a garantire il miglioramento della rete legato<br />

alla professionalizzazione delle risposte ai bisogni.<br />

Il miglioramento qualitativo della rete dovrà essere perseguito attraverso l’implementazione e<br />

strutturazione della dimensione “relazionale” dei servizi e degli interventi:<br />

• la ricerca e la definizione dei raccordi e delle integrazioni;<br />

• la domiciliarità come sostegno alle risorse informali e della famiglia;<br />

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