Patto territoriale - ASL Lecco

6 mesi per la media intensità riabilitativa, 1 incontro all’anno per la bassa intensità
riabilitativa).
∗ L’equipe della SR, sulla base degli obiettivi proposti, rispetterà i limiti temporali del progetto,
considerando fin dalle prime verifiche gli esiti attesi e le criticità connesse con le dimissioni,
adoperandosi affinchè il soggetto possa attuare un percorso di cura coerente e adeguato.
(verranno controllati gli eventi sentinella: dimissione dalla SR in regime di ricovero in SPDC,
passaggio in cura al CPS non concordato, follow-up …)
∗ Per i casi in cui il processo riabilitativo si considera in fase di conclusione e per i quali il
bisogno socio-assistenziale appare ancora prevalente, occorrerà darne comunicazione ai
Servizi sociali del Comune di residenza da parte del CPS e concordare con gli stessi il
programma personalizzato ricorrendo, se ritenuto adeguato, ai programmi riabilitativi di
“residenzialità leggera”.
Valorizzazione dei percorsi riabilitativi
A decorrere dai termini di adeguamento delle strutture ai requisiti autorizzativi e di
accreditamento e fatte salve le ulteriori indicazioni regionali in merito al finanziamento della
residenzialità psichiatrica secondo i criteri già definiti nella circolare 49/SAN, saranno attivate le
procedure per il riconoscimento alle strutture delle quote fisse e delle quote variabili in funzione
delle caratteristiche dei programmi riabilitativi come più sopra definiti.
Le SR, come previsto dalla normativa, sono tenute a garantire la corretta rendicontazione delle
prestazioni rese attraverso il sistema Psiche della Regione Lombardia al fine di agevolare le
funzioni di controllo e di governo delle risorse.
Il “Protocollo di intesa area tematica residenzialità” approvato dall’OCSM prevede
l’eventuale ed eccezionale ricorso alle SR socio-assistenziali per ricoveri a valenza anche
riabilitativa o alle SR accreditate non a contratto; tale soluzione dovrà comunque essere
subordinata al rispetto dei seguenti criteri:
− il ricovero deve avere caratteristiche riabilitative e per l’inserimento deve comunque esserci
coerenza tra il PTI, di responsabilità del CPS inviante e PTR attuato nella struttura;
− i soggetti devono rispondere ai requisiti previsti per l’inserimento nelle SR, come stabilito dal
PRSM, dalla circolare 28 San del luglio 04 e come vengono esplicitati nel documento tecnico
approvato dall’OCSM;
− la valutazione iniziale del bisogno, la presenza di patologia di interesse psichiatrico e la
valenza riabilitativa del ricovero sono di pertinenza del DSM;
− per tali SR si applicherà il criterio di pagamento previsto dall’ “Atto di indirizzo e
coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie” (D.P.C.M. 14.02.2001) e la
successiva normativa relativa ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) - Gazzetta Ufficiale
del 08.02.02 - che prevede per le SR a bassa intensità assistenziale una quota a carico del
Comune “non inferiore al 30% e non superiore al 70%, fatta salva la eventuale
compartecipazione da parte dell'utente prevista dalla disciplina regionale e comunale”.
In base a tale definizione si stabilisce pertanto a carico del fondo sanitario dell’ASL:
- una quota pari al 40% per strutture a bassa protezione (comunità alloggio e strutture
accreditate non psichiatriche o a bassa protezione accreditate non a contratto);
- una quota pari al 60% per comunità protette psichiatriche a media protezione accreditate non a
contratto;
- una quota pari all’80% per comunità protette psichiatriche ad alta protezione accreditate non a
contratto.
ASL della Provincia di Lecco – Dipartimento PAC – Valutazione clinico epidemiologica psichiatria, febbraio 2006 - 14