Patto territoriale - ASL Lecco
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2) Tirocini con finalità lavorativa<br />
La finalità dei percorsi di integrazione lavorativa è quella di offrire la possibilità di sperimentare<br />
capacità e attitudini lavorative, per soggetti in grado di affrontare un percorso lavorativo che sfoci in<br />
inserimento effettivo nel mondo del lavoro. Tali percorsi hanno lo scopo di consentire:<br />
• una osservazione e valutazione finalizzate all’inserimento lavorativo<br />
• l’acquisizione di mansioni, tempi e ritmi specifici comunemente richiesti dai contesti produttivi<br />
• l’instaurarsi di una adeguata integrazione socio- lavorativa<br />
Nel corso di questi anni, i Servizi per l’integrazione lavorativa, i servizi psichiatrici del DSM di<br />
<strong>Lecco</strong> e le realtà del privato e del privato sociale hanno avuto modo di approfondire la reciproca<br />
conoscenza ed affinare sempre meglio la metodologia d’intervento. Si è così potuto garantire anche<br />
alle persone con patologia psichiatrica di fruire, previa valutazione congiunta del DSM e dei Servizi<br />
per l’integrazione lavorativa, di programmi finalizzati al loro inserimento o reinserimento<br />
lavorativo, nell’ottica del lavoro di rete e di un’effettiva riappropriazione di cittadinanza da parte<br />
del paziente psichiatrico.<br />
L’intervento pertanto è rivolto a persone in cura con programma riabilitativo presso i servizi<br />
psichiatrici del DSM di <strong>Lecco</strong>, con risorse spendibili nel mondo del lavoro, ma con difficoltà ad<br />
accedervi autonomamente e con necessità di un percorso di accompagnamento individualizzato.<br />
Gli interventi sono realizzati da operatori del Servizio Fasce Deboli (SFD) in integrazione<br />
progettuale con i comuni di residenza dei soggetti e con gli operatori del DSM.<br />
Modalità di segnalazione<br />
Il DSM, quando ritiene perseguibile un inserimento lavorativo, invia una scheda di segnalazione<br />
individuale al Comune di residenza e, per tramite della gestione associata di riferimento, al SFD,<br />
con allegata una relazione illustrativa della situazione sociale, una valutazione funzionale ai fini<br />
lavorativi e una sintesi del piano di trattamento individuale (PTI) in atto per lo stesso. Il Servizio<br />
inviante, attraverso il tirocinio riabilitativo o socio-occupazionale effettuato, avrà verificato la<br />
presenza dei pre-requisiti necessari (di cui in allegato) per un inserimento lavorativo.<br />
Percorso<br />
1. Entro 60 giorni circa dall’invio della segnalazione, il SFD attiverà un proprio intervento d’intesa<br />
con i servizi interessati ed elaborerà un progetto di inserimento che dovrà indicare obiettivi<br />
perseguiti, ipotesi convenuta, rispettive competenze, impegni definiti in un apposito “accordo di<br />
servizio”. In attesa che il Servizio Fasce Deboli attivi un percorso di inserimento al lavoro, la<br />
persona interessata potrà continuare a svolgere il tirocinio riabilitativo o socio-occupazionale in<br />
atto.<br />
Il SFD dà riscontro dell’esito della presa in carico e dell’attivazione dell’intervento al Comune<br />
di residenza e alla gestione associata di riferimento, secondo lo procedure di cui all’art. 3 del<br />
protocollo allegato alla Convenzione con i Comuni, che a sua volta ne darà comunicazione al<br />
DSM.<br />
2. Il SFD, di norma, si occuperà della gestione e del monitoraggio del tirocinio fino alla<br />
conclusione dello stesso.<br />
Qualora la persona non fosse in possesso dei necessari pre-requisiti per l’ inserimento lavorativo o<br />
si verificasse la necessità di interrompere il percorso di accompagnamento al lavoro per<br />
sopravvenuta incompatibilità a causa della sua patologia, il SFD invierà una relazione di dimissione<br />
al Comune di residenza e alla Gestione Associata, e per loro tramite al DSM, affinché gli stessi<br />
possano valutare l’eventuale ripresa in carico.<br />
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