Bilancio al 31 Dicembre 2007 - SOPAF
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Sopaf| <strong>Bilancio</strong> Sopaf S.p.A. <strong>al</strong> <strong>31</strong>.12.<strong>2007</strong><br />
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I princip<strong>al</strong>i principi contabili sono di seguito esposti. T<strong>al</strong>i principi sono stati applicati in maniera uniforme<br />
per tutti i periodi presentati. La redazione del bilancio richiede da parte degli Amministratori l’effettuazione<br />
di <strong>al</strong>cune stime ed, in determinati casi, l’adozione di ipotesi nell’applicazione dei principi contabili.<br />
Il criterio gener<strong>al</strong>mente adottato per la contabilizzazione di attività e passività è quello del costo storico, ad<br />
eccezione degli strumenti finanziari per i qu<strong>al</strong>i, ai sensi dello IAS 39, viene adottato il criterio del fair v<strong>al</strong>ue.<br />
Di seguito sono fornite indicazioni circa gli schemi di bilancio adottati rispetto a quelli indicati d<strong>al</strong>lo IAS 1<br />
ed i più significativi principi contabili e connessi criteri di v<strong>al</strong>utazione adottati nella redazione del presente<br />
bilancio.<br />
> Prospetti e schemi di bilancio<br />
Il Conto economico è redatto secondo lo schema con destinazione dei costi per natura, evidenziando i risultati<br />
intermedi relativi <strong>al</strong> risultato operativo ed <strong>al</strong> risultato prima delle imposte; <strong>al</strong> fine di consentire una migliore<br />
misurabilità dell’andamento della norm<strong>al</strong>e gestione operativa, vengono indicate separatamente, ove significative,<br />
le componenti di costo e ricavo derivanti da eventi o operazioni che per natura e rilevanza di importo<br />
sono da considerarsi non ricorrenti. T<strong>al</strong>i operazioni possono essere riconducibili <strong>al</strong>la definizione di eventi e<br />
operazioni significative non ricorrenti contenuta nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006,<br />
differendo invece d<strong>al</strong>la definizione di “operazioni atipiche e/o inusu<strong>al</strong>i” contenuta nella stessa Comunicazione<br />
Consob del 28 luglio 2006, secondo la qu<strong>al</strong>e sono operazioni atipiche e/o inusu<strong>al</strong>i le operazioni che per<br />
significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, mod<strong>al</strong>ità di determinazione del<br />
prezzo di trasferimento e tempistica dell’accadimento (prossimità <strong>al</strong>la chiusura dell’esercizio) possono dar<br />
luogo a dubbi in ordine <strong>al</strong>la correttezza/completezza dell’informazione in bilancio, <strong>al</strong> conflitto d’interesse,<br />
<strong>al</strong>la s<strong>al</strong>vaguardia del patrimonio aziend<strong>al</strong>e, <strong>al</strong>la tutela degli azionisti di minoranza.<br />
Lo Stato patrimoni<strong>al</strong>e è redatto secondo lo schema che evidenzia la ripartizione di attività e passività tra correnti<br />
e non correnti. Le attività e le passività sono classificate correnti quando rispettano i seguenti criteri:<br />
• Le attività correnti sono rappresentate d<strong>al</strong>la cassa o d<strong>al</strong>le disponibilità liquide equiv<strong>al</strong>enti, d<strong>al</strong>le attività che<br />
si prevede vengano re<strong>al</strong>izzate, vendute o consumate nel norm<strong>al</strong>e svolgimento del ciclo operativo dell’impresa,<br />
d<strong>al</strong>le attività detenute per la negoziazione, o da quelle che si prevede vengano re<strong>al</strong>izzate entro dodici<br />
mesi d<strong>al</strong>la data di chiusura del periodo di riferimento;<br />
• Le passività correnti sono quelle che si suppone vengano estinte nel norm<strong>al</strong>e svolgimento del ciclo operativo<br />
dell’impresa o entro dodici mesi d<strong>al</strong>la data del bilancio, d<strong>al</strong>le passività detenute per la negoziazione o<br />
da quelle che non hanno un diritto incondizionato <strong>al</strong> differimento della loro estinzione oltre dodici mesi.<br />
Tutte le <strong>al</strong>tre passività devono essere classificate come passività non correnti.<br />
Il Rendiconto finanziario è stato predisposto applicando il metodo indiretto per mezzo del qu<strong>al</strong>e il risultato<br />
operativo è rettificato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qu<strong>al</strong>siasi differimento o accantonamento<br />
di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i<br />
flussi finanziari derivanti d<strong>al</strong>l’attività d’investimento o finanziari. I proventi e gli oneri relativi <strong>al</strong>le operazioni<br />
di finanziamento a medio/lungo termine ed ai relativi strumenti di copertura, nonché i dividendi corrisposti,