Car Italia Luglio 2014

La nuova Qashqai (a destra) fa
18,8 km/l, la Kuga 21,3 km/l.
Fanno meglio
del vecchio e incrostato
camioncino di un attivista
ecologista
Ci vorrà ben altro
per metterci
in difficoltà, Dio
la Matra Rancho ovviamente, ha
trascinato molta gente fuori dalle loro
Astra e Mondeo per metterla dentro
qualcosa di più robusto.
Questa nuova versione non reinventa
la formula, ma ne migliora in generale la
qualità aggiungendoci anche un paio di
spunti attraenti nel look. Viste le piogge
bibliche che hanno afflitto le nostre
lande quest’inverno, abbiamo scelto di
testare la Nissan Qashqai 1.6 dCi a
trazione integrale da 26.150 Euro.
Ma i SUV a trazione anteriore sono
diventati piuttosto popolari fra chi più si
preoccupa dell’aspetto economico che
della fine del mondo, perciò la sua
sfidante, una Kuga 2.0 TDCi Titanium,
ha solo l’albero di trasmissione anteriore
a scarrozzarla in giro.
La Qashqai ha meno cavalli della
Kuga, ma in termini di specifiche prende
sonoramente a bastonate la Ford,
essendo dotata di serie, mentre la Kuga li
ha solo opzionali, di vetri oscurati (ideali
per proteggerti dai raggi UV del buco
dell’ozono), navigatore satellitare, cerchi
in lega da 19 pollici ed il fastidioso ed
incessante segnale acustico, che segue
la linea bianca sull’asfalto ed entra in
paranoia ad ogni muro o cespuglio.
Bastano una manciata di chilometri
e ci si rende conto che nonostante
l’estetica da robusta fuoristrada li
accomuni, hanno un carattere
completamente diverso. Per prima cosa,
lo sterzo della Kuga è una vera sorpresa.
È preciso, accidenti se lo è.
Pare quello di una hot hatch.
Inizialmente può sembrare un gran
divertimento, poi diventa chiaro che si
sta chiedendo ad un cavallo di razza
Shire di gareggiare nel dressage, anche
dinamicamente ci ha dato qualche
impressione contraddittoria. Da una
parte ci sembra incredibilmente agile
per un’auto di quelle dimensioni ed è
leggermente più fluida della Qashqai,
dall’altra il corpo trasmette notevolmente
più scricchiolii, crepitando ad ogni buca, i
freni ci sembrano pastosi ed il rumore
che proviene dal battistrada è
irritantemente costante. Il risultato è
un’auto che non è esattamente
rilassante, il che sarebbe un bene se si
stesse parlando di una Focus ST.
Ma un SUV? L’unica concessione al
dinamismo di Nissan è quella di offrire
due modalità di sterzo, Sport e Normal,
e a meno che non vogliate allenare i
muscoli dei polso, la leggera e precisa
modalità Normal fa il suo dovere per
qualsiasi utilizzo. Così come la maggior
parte di questi sistemi, la Sport non fa
che diminuire l’assistenza, appesantendo
lo sterzo e rendendo l’andatura più
arrancante.
Dov’è la sportività in tutto questo?
A meno che per sport non si intenda
il sumo, non riesco a capirne la logica.
LUGLIo 2014 I CAR-MAGAZINE.it 29